lunedì 9 novembre 2020

Il buongiorno dalle zone rosse.

 Buongiorno dalla zona rossa, quella vicino a quella di Boog, profondo nord ovest. Noi stiamo tutti bene e così speriamo di voi.

Venerdì non abbiamo trovato nessun controllo per andare a fare fisioterapia, e Fabullino sta bene, a questo punto l'antinfluenzale è una storia fatta e finita, ed è andata liscia.

Nessun controllo nemmeno sabato mattina per andare a fare provviste e nessuna coda al supermercato: attualmente la capienza è di 90 persone e qui è sufficiente, in primavera ovviamente era diverso, quando si poteva entrare in 15.

Insomma, oggi come oggi, per noi nello specifico, nulla cambia. Però cambia in giro, dove i numeri salgono comunque, i medici piemontesi chiedono una nuova chiusura totale perché hanno i pazienti per terra sulle barelle da campo e sono stati allestiti posti letto anche in una chiesa di un grande ospedale torinese.

Per i disabili si sta cercando, detto proprio chiaramente, di salvare la faccia. Che vuol dire l'apparenza.

Per esempio: nel caso in cui frequentino una classe che applica la didattica a distanza, superiori oppure seconda e terza media, i disabili possono andare comunque a scuola o organizzare la didattica a casa con il loro insegnante di sostegno, qualora non sia egli stesso in quarantena o in isolamento.

Questo perché in primavera sono stati piantati a casa senza nessun supporto, quasi sempre senza nessun programma di didattica specifico per loro, tenendo conto che a distanza è estremamente difficile (anche se ci sono state luminose eccezioni, ma talmente eccezioni che non so se la loro luce si sarebbe vista dalle stelle di Salvatore), quasi sempre con la possibilità di connettersi alla piattaforma dei compagni limitata a pochissimo tempo settimanale, ovviamente in carico ai genitori che dovevano fare altre tremila cose per assistere il disabile stesso, e magari in quell'oretta concessa per grazia di Dio stavano lì a guardare le interrogazioni degli altri. In aggiunta, il supporto socio sanitario territoriale ha dato alle famiglie sue strane notizie solamente dopo circa un mese e mezzo dall'inizio del lockdown.

In questo caso invece da scuola o da casa dovrebbero essere aiutati ad accedere alla piattaforma su cui vedere i compagni: il ministero dell'Istruzione ha anche dato indicazione di formare dei gruppetti virtuali di compagni che interagiscano più spesso con il disabile, in modo che per lui diventi più semplice riconoscere gli amici. Ovviamente le realtà saranno difformi, ci saranno nuovamente le luminose eccezioni e le situazioni in cui invece saranno un po' piantati lì. Per carità, non abbandonati né picchiati, però magari posteggiati: ricordiamoci che tanto molti di questi disabili non lo potranno raccontare a nessuno.

L'altra situazione specifica che riguarda i bambini disabili è già emersa ai terapisti la settimana scorsa: quando hanno preso contatto con alcuni servizi di neuropsichiatria infantile, per procedere con visite e prescrizioni, e alcune ASL torinesi (che vuol dire anche della provincia, perché si allargano alla cosiddetta città metropolitana: per fare un esempio la torino4 è quella che coinvolge anche tutta la nostra zona fino ai confini con la Valle d'Aosta) hanno già interrotto tutti i servizi. 

Non tutte le ASL, solo qualcuna, per cui non è veramente chiaro. 

Non è chiaro, cioè, se hanno fatto proprio il concetto che tanto sono tutte attività non urgenti; oppure se tutto il personale è in quarantena o in isolamento: va detto che uno dei medici prescrittori che ha comunicato questa notizia al terapista era appunto lì in studio che parlava, e non a casa malato o semplicemente in quarantena, e nemmeno dislocato in supporto alla rianimazione. Per cui non è chiaro perché ad esempio non potesse continuare a produrre almeno le prescrizioni: che proprio dire che non siano urgenti per un disabile non è completamente intelligente. 

O quello specifico servizio non ha chiaro quale sia la funzione di una seduta posturale piuttosto che di un paio di tutori per un disabile neuromotorio; oppure non è chiaro cosa voglia dire avere mal di schiena perché si sta seduti male ore e ore della giornata senza poter fare nemmeno un minimo aggiustamento, o avere le vesciche ai piedi perché i tutori sono da cambiare.

Insomma, è la solita storia: che chi non è proprio fortunato, quando tutto precipita è meno fortunato ancora.

Intanto aspettiamo anche notizie dalla Toscana, dove pare che il colore stia per diventare più acceso.

Stamattina da Michela arriva il tecnico a collegare il nuovo modem, e a questo punto avrà una rete ADSL rapidissima.

E con questa tutte le utenze sono sistemate e funzionanti. 

Adesso dovrebbe avere appuntamento per ricevere il nuovo tesserino universitario che dovrebbe anche darle diritto alla mensa gratuita, probabilmente da asporto in questo momento: che per Michela andrebbe benissimo considerato che è ad un minuto esatto dall'appartamento.

E speriamo di scamparla tutti quanti, che vi devo dire.

Buona Giornata.

Angela

5 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Tutto difficile e complicato, ma stiamo bene e ringraziamo... Le notizie fanno cadere le braccia. Pazienti anziani su lettini da campo
A pochi centimetri dal pavimento cose da terzo mondo...
Incrociamo e teniamo duro
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Luana ha detto...

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Forza Fabio!!!
Forza Aimo!!!
Forza a tutti noi!
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Paola ha detto...

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FORZAAAAA a TUTTI!!! (un po' di speranze me le sto perdendo per strada eh.... ormai una strada lunga quasi un anno.... ma bisogna andare avanti.... E QUINDI CHE LA FORZAAAAA SIA CON NOI)
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FORZA FABIO
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FORZA AIMO
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FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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Zio Prof. ha detto...

Forza Fabullo!!!
Forza Aimi!!!
Forza Bellini!!!
Buon appetito Michela!!!
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BOOG ha detto...

L'unica soluzione, PER ME,è quella di stare in casa e uscire una volta alla settimana per la spesa.
FORZA FABULLO!!!
FORZA MICHELA!!!
FORZA DAMIGLIA AIMO!!!
FORZA FAMIGILE ISTERICHE!!!
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