giovedì 12 novembre 2020

Riassunto del tempo strano.

 Ieri abbiamo chiacchierato con la Michi che ha un po' riassunto il tempo strano: per fortuna è confermato che loro fanno ancora lezione in presenza.

Ad Arezzo frequenta l'amica turca che abita di fianco e un paio di ragazzi che autoctoni, che  aveva conosciuto in Feltrinelli quando è andata per i test di livello: con una mamma che le presta libri per leggere, perché la biblioteca sarebbe lì attaccata, ma di questi tempi è complicata.

E come sono i tuoi compagni di corso, persone simpatiche? Mah, sembra di sì, è tutto difficile.

Siamo tutti fuori sede, per cui nessuno conosce nessuno e tutti vorrebbero conoscersi.

Nello stesso tempo: ci sediamo lontani in aule deserte, non dobbiamo stare in gruppo quando siamo fuori, facciamo tutti attenzione a non stare troppo vicini a parlarci perché comunque, qui da soli, è meglio non cercarsi rogne.

Ha ragione: uno la vita universitaria del fuori sede non la immagina così mai. Anzi: l'idea di base è sempre proprio opposta: bimbi belli siete lì per studiare e non per andare in giro e farvi i fatti vostri. 

Non può non segnarci tutti tutto questo, ovviamente dando per scontato e assolutamente auspicato che vada a finire bene e che non ci ammaliamo. Però è vero che si perdono dei pezzi di cose che poi sono persi: per carità se ne fanno altre, se ne faranno altre di cose, però alcune le perdiamo e basta.

Ed è veramente pazzesco come tutto sia sovrapponibile a ciò che viviamo noi da anni: che non è assolutamente una giustificazione, anzi: se ne conferma completamente l'assurdità e l'anormalità di un simile modo di esistere.

Poi, se Quelli Che Sanno, Mai Pervenuti, vogliono liquidare simili considerazioni con la parola depressione, ovviamente nessuno impedisce loro di farlo. D'altra parte sarebbe anche logico però valutare se la parola giusta sia semplicemente: Modo concreto di valutare le cose.

Noi stiamo tutti bene e così speriamo di voi.

Vi abbracciamo.

State attenti.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Teniamo duro e stiamo attentissimi sperando che serva. Per Michela non e semplice, potrebbe essere più gioioso..ma e così. Incrocio per tutto xxxxxxxxxxxxxxx un abbracciò

Luana ha detto...

Eh si, ai tempi del Covid, chi ci rimette di più in assoluto, ad eccezione di chi si ammala ovviamente, sono i ragazzi. Quella fascia di ragazzi dai 14 a 25 anniche, non avendo ancora un lavoro, si dovrebbero godere gli anni più belli. Per noi venticinquenniperdue se ci fanno stare in lockdown cambia un pò poco o almeno non ne siamo sofferenti tanto al cinema chi ci andava più e tantomeno in discoteca. Del ristorante si può fare a meno e il viaggio si può rimandare. Ma per i ragazzi di quella fascia di età, il tempo è veramente perso, NON RECUPERABILE. Le gite scolastiche non sono recuperabili, così come non lo sono le feste di compleanno "importanti", o quella complicità propria dello stare in classe insieme. Per non parlare poi dei primi amori. Tutti noi abbiamo avuto quella età e proviamo ad immaginare cosa non sarebbe stato se ne avessimo perso un pezzo.
Verranno a mancare i ricordi, quelli belli che ancora oggi tiri fuori per farti 2 risate.
Ed hai ragione Angela quando dici che questa situazione è sovrapponibile a ciò che vive ogni giorno una Famiglia Isterica.

Attendiamo tempi migliori, non ci rimane altro da fare. E speriamo sempre di stare tutti bene.
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Forza Aimo!!
Forza Famiglie Isteriche!
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BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!!
Forza Michela!!!
Forza Aimo!!!
Forza famiglie Isteriche!!!
Forza donna Angela!!!
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