martedì 15 dicembre 2020

Piccola storia priva di senso.

 Prima parte di storiella senza senso: mi spiace, ma io ho la sensibilità di un paracarro. Non la pietra miliare della Via delle Gallie, che passa poco più su, e va da Asterix. Proprio il paracarro. 

E quindi alla sublimazione della sofferenza io non ci credo. Meno che mai se riguarda i bambini, figurarsi. Temo che non mi evolveró, pazienza.

Allora: famiglia composta da due genitori, professionisti ospedalieri entrambi. Lui reduce da una grave malattia, superata, ma indubbiamente in una condizione di fragilità, immunodepressione, conseguente grandissima affaticabilità. Due bambini che fanno le elementari: la piccina fa la prima, ed è disabile. Il più grande rimane comunque un bambino delle elementari che ne ha già viste assai.

La mamma si piglia la Grande Tareffaggine: non è chiaro come, perché le precauzioni che prende sono ancora più estreme di quelle che prendono tutti gli operatori sanitari, considerata la situazione di fragilità a casa. Per fortuna non finisce in ospedale, ma è bella tosta. 

Immediatamente si pensa a una positività dei bambini, che per fortuna stanno benissimo. E quindi si sposta il papà, che per fortuna sta sempre benissimo anche lui ma per lui è 100.000 volte più pericolosa la situazione, in attesa di fare tutti il tampone e capire.

Quindi lei rimane a casa, e non può ovviamente fare quella che con il covid si mette a dormire. Mascherina sempre sempre sempre anche di notte. La bambina più piccola che avverte il panico generale ed è meno autonoma che mai. Il bambino più grande che fa sempre collegamenti rapidissimi perché la sa lunga: e quindi la mamma di notte si corica, e se lo trova di fianco al letto con gli occhi sbarrati che controlla se la sua mamma era stata portata via.

Poi il tampone del papà e dei bambini  risulta negativo per tutti. Quindi va via la mamma e i bambini stanno con il papà. Tra l'altro la mamma è in piena fase di malattia, e non ce la fa veramente più.

Il dove va la mamma non è poi così semplice da gestire: perché la prassi avrebbe imposto l'albergo covid, peccato che non ci sia nulla di disponibile per almeno un paio di settimane. Ovviamente va trovato un posto che le permetta un isolamento, e per fortuna un pezzo di famiglia ha una mansarda autonoma con il bagno. 

Quindi la mamma può finalmente coricarsi e sedersi, rimanendo video collegata con i bambini per far vedere che esiste , che non è in ospedale, che per fortuna non ha nessun tubo da nessuna parte. Però l'ansia è tantissima, soprattutto la piccola non capisce più che cosa stia succedendo ed è tutto di una fatica immane, anche perché il papà avrebbe bisogno di riposare un pochino. I bambini dormono pochissimo, fanno sciopero della fame, perché comunque hanno paura. 

La mamma risulta poi uno dei casi positivi a lunga scadenza, di quelli che dopo il ventunesimo giorno vengono liberati comunque perché a quel punto non più contagiosi. Quindi torna finalmente a casa, stanca come un asino, ma finalmente a casa: con la piccola che riflette se mamma sia lì oppure un ologramma. Però poi va a nanna e dorme tantissime ore, come non aveva più fatto. 

Ovviamente in tutta questa faccenda non c'è nessun tipo di intervento di supporto: tenendo conto che la situazione è ben nota, sia al sistema scolastico che al sistema territoriale. 

Diciamo che è chiaramente quella situazione in cui se chiedessero alla famiglia: ma voi siete in carico al sistema socio-assistenziale? La famiglia risponderebbe di no, che non ha mai saputo di esserlo.

Ovviamente la risposta è di sì, perché è quello l'ente che manda il supporto educativo territoriale a scuola. Area geografica dell'hinterland torinese, non il terzo mondo, in teoria.

Quell'ente lì che è pagato a prescindere, anche se gli assistiti non lo sanno di esserlo, perché lo ritengono, giustamente, esclusivamente limitato all'intervento scolastico, visto che niente altro è mai stato valutato. Che meno male che non leggono mai il blog questi qui, facenti parte di Quelli Che Sanno, altrimenti vi chiederei di sincronizzare gli orologi per vedere quanto ci mettono a creare qualche impiccio dei loro.

Questa situazione lievemente stressante prevede una seconda puntata che vi conto domani. Dove lo stress non è più quello della disperazione urgente, ma della disperazione costante, sottotono, continua. Altrettanto distruttrice di corpo e anima.

E lo so che non sono storie liete. 

Chissà la Giulia, sul Golfo, che invece è una storia meravigliosa, di quelle degli Amici di Fabullo. 

Buona Giornata.

Angela



3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Storia tristissima purtroppo!! Noi che stiamo bene, siamo a casa non in ospedale, non lamentiamoci ma ringraziamo.
Forza famiglie con problemi, forza aimo, forza fabullo. Auguriamoci di non ammalarci...
Xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx ciao

Paola ha detto...

Non ci sono parole... il senso dell'abbandono lo sento io che solo leggo... figuriamoci quelli che lo vivono sulla propria pelle... io, davvero, non ho piu' parole per spiegare quello che provo....
Giulia e' tornata domenica ed e' andto tutto liscio come l'olio EVO... nessun controllo, niente, nada, nothing.... ne a Heatrow ne a Linate... nemmeno il controllo febbre... ed aereo strapienoooooooooo
Cioe' tu devi avere tutto quanto (spesi 175 pounds per tampone, eh.. non sia mai che si riesca a metter da parte qualcosa... pero' con 200 euro almeno sappiamo che e' negativa e che probabilmente dai risultati dell'antigene dovrebbe averlo avuto un bel po' di tempo fa...) ma devi esibire documentazione solo su richiesta e fare controlli solo su loro richiesta....
Passatemi questi altri 2 minuti di silenzio perche' veramente non trovo le parole... il niente di niente sui controlli mi ha letteralmente spiazzato.
Lei/noi/tutta la famiglia fa vita soprattutto casalinga (spostamenti solo per lavoro o spesa settimanale) e quindi tutto regolare.
Unica botta di vita... essendosi rotto il box doccia (direi che dopo 20 anni abbiamo ammortizzato...) abbiamo avuto la visita di idraulico e muratore (si perche' al box doccia si e' aggiunto il piatto doccia, il cambio wc... le amiche donne capiranno molto bene il mio effetto domino del cambio cose in casa :-) )
E io si che i controlli li faccio... altro che Asl ed autorità aeroportuale: gel e termometro digitale sul muretto in ingresso per i controlli di chi entra... residenti compresi eh, mascherine chirurgiche ed ffp2 di scorta, stuoino rosso natalizio dall'ingresso al bagno di servizio visto che far toglier loro addirittura le scarpe mi sembrava un po' troppo anche se avrei fatto trovar loro delle pattine veramente carineeeeeeeee
Entrambi gli operai al primo ingresso hanno avuto un abbassamento di mascella durato qualche secondo ma non hanno protestato, anziiiii
Suonava talmente estraneo avere due "sconosciuti" (ma "sani"!!!) in casa che li abbiamo trattati come dei principi, offerto la qualunque e fatto chiacchiere "mascherinate" esagerate come fossero parenti e, visto che mi son costati 50€ l'ora, anche costosissime!!!
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FORZAFABULLO
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FORZAAIMO
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FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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BOOG ha detto...


FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA MICHELA!!!
FORZA FAMIGLIE ISTERICHE!!!
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