Tutto per un cigno.

Ieri la Michi è tornata pimpante. Ancora qualche dolorino, ma ha già giocato tutto il giorno.

Precisiamo: la Michi non si avvicinerebbe ad un cavolfiore di plastica nemmeno con una canna da pesca della lunghezza di un palo della luce. Per cui è stata proprio la meravigliosa Nutella.

Ieri pomeriggio anche puntata in farmacia per procurarci dei fermenti lattici: puntando il dito si arriva sempre dappertutto, nel senso che indico ciò che mi serve, quando lo vedo. E poi, senza tirarsela troppo, semplicemente me li ricordavo dall’anno scorso. Perché uno fa esperienza di indigestioni, ovvio. Non di alta cucina o alta letteratura o conversazioni filosofiche: no, indigestioni.

Ripeto, beati voi che siete sempre genitori zèn e non avete mai voglia di friggere i vostri pargoletti santi.

Ieri ancora una buona giornata per Fabullo. Ieri sera si stava benissimo fuori, tramonto sul lago e arietta, è tornato il cigno. Con tutta la famiglia, anche gentile consorte e il nobilissimo brutto anatroccolo: che per il momento è più simpatico del padre e sciabatta in giro facendo piiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. Per cui il bravo cigno si è messo davanti al cancelletto del lago con le ali gonfie e soffiando che neanche una tigre: di qui non si passa.

Così gli abbiamo dato il pane dalle sbarre per giocare un po’ e così Fabullo ha camminato, e non so da quant’è che non capitava: gambine belle salde e anche la sinistra attiva. Solo che, per portarmi un po’ avanti, sono già nel panico: perché incrocia parecchio e speriamo di cavarcela senza botulina. Però avrei pensato di provare a guardare il fatto che era tantissimo che non camminava così e potremmo di nuovo riuscire a controllare meglio il passo, dobbiamo anche ripetere il ciclo di vibrazioni in autunno….

Sarebbe carino, ecco: insomma, ieri sera ha fatto dei passi anche con la sinistra e con tanta resistenza e fermiamoci qui con i pensieri e diciamo Grazie per questa roba qua. E beviamo thè al bergamotto così mi concentro su quello e nient’altro.

E buttiamo quel bambino giù dal letto.

Buona giornata.

Angela