mercoledì 27 settembre 2017

Pianificare, come no.

Beate le mie Amiche che hanno tutto ordinatissimo, si capisce, e così se la ridono pensando al nostro sgabuzzino in cui non si trova niente. Che bello che c’è Luana sotto questo sole, che l’hanno inventata!!!
Comunque anche ieri mattina io ‘sto benedettissimo libretto di istruzioni non l’ho mica trovato. E ieri alle tre mi sembrava di aver già  lavorato in miniera da due turni, ma non come i nanetti, che se la cantano tutto il tempo.  Altro che pianificazione delle giornate; qui siamo già oltre l’attimo, assai più in là.
Allora: ieri mattina Fabullo era più brutto dell’altro ieri. Più pallido, più stanco, con più crisi, più caldino, più tachicardico, ha mangiato ancora meno (che vuol dire latte corretto buttato dentro con la siringa, perché col cavolo che apre la bocca).  Per cui non sapevo più cosa fare, cambio di idea 500 volte, poi però non aveva la febbre, niente tosse, niente e basta, a parte tutto il resto.
Proviamo ad andare a scuola a mangiare.
Per cui ci siamo arrivati alle dieci, lui cotto e con la testa bassa: proviamoci, se non riesce a stare sveglio se ne torna a casa.
E io comincio con la pianificazione non funzionante. Epilettologa: perplessa perché il depakin  non scende, non sa cosa pensare. Quindi, giovedì mattina vuole darci le indicazioni per una nuova terapia: se volete faticare meno e venire solo uno di voi, va bene, il quadro di Fabio mi è chiarissimo per come lo descrivete, e, come al solito, ricorriamo all’ospedale solo per idratarlo, perché a livello neurologico il beneficio è minimo. La vostra pediatra vi segue benissimo a casa e so che se non lo fa ricoverare è perché si può fare.
A ieri mattina alle undici la risposta è stata che non avevo la più pallida idea se ci saremmo arrivati a giovedì mattina: facciamo che confermo l’appuntamento e poi ci aggiorniamo momento per momento.
Poi la pediatra, a cui spiego tutto. Piano di emergenza: se a scuola va malissimo e oggi a casa peggiora ancora, andate in ospedale. Altrimenti domani (cioè oggi), che non è giorno di mensa, lo teniamo a casa a riposare e io vengo a visitarlo e vediamo se in 48 ore dalla visita prima esce qualche tareffaggine. E a quel punto decidiamo se ricoverarlo, o cosa.
Per cui alle due vado a prenderlo a scuola: dov’era trullo, felice e colorito. Pare che, dopo un pochino che era lì, si sia “acceso” : le crisi sono state le solite mille e non di più, era contento come una Pasqua, e ha anche fatto un bel pranzo. Sia benedetto tutto quanto, ma che fatica.
Allora ritorno, scarica, svesti, bagno, nanna.
Chiamare pediatra: a cui spiego che non era vero niente, si vede che sono io la paranoica. E lei: per come l’ho visto ieri, allora sono paranoica anch'io.
Cambio di programma: se a scuola è felice e mangiucchia, domani mandiamolo; non è giorno di pranzo, ma proviamo con la merenda, visto che a casa non mangerebbe comunque fino a cena. E poi valutiamo se giovedì portarlo a Torino, o rimandarlo a scuola a mangiare e a prendere la terapia ci andate solo voi.
Se tutto cambia, ripensiamo a tutto.
Ok. Per adesso siamo arrivati fin qui, prendiamoci un attimo di riposo traducendo l’intervento per l’Ucraina e facendo le slides. Vietato perdersi perché qui tutto può saltare per aria in un baleno, sto già facendo le lavatrici con un occhio ad eventuali bagagli ospedalieri.
E poi ieri sera non ha mangiato chissà che, ma comunque più del giorno prima, che era stato niente, ha delle nuove macchinine che guai a toccargliele. Una pure bianca e nera, dell’altra squadra: non quella di Torino, quella che si allena a Vinovo e gioca a Venaria, sul derby passiamo oltre. Però a Fabullo e a Paulo Aimo Centravanti piace tanto, vabbè.
Insomma, oggi vediamo un po’, che vi devo dire.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Luana ha detto...

Che giornate in casa Aimo mammamia... Sembra di essere in una torre di controllo aerea dove tutto deve quadrare al secondo, dove l'aereo A deve atterrare in pista X mentre l'aereo B in pista Y senza scontrarsi con l'aereo C e così via e dove alla minima variazione temporale, al minimo ritardo c'è un nuovo piano di controllo che fa in modo che l'aereo B vada nella pista X senza scontrarsi con l'aereo A. Solo che lì hanno i computer a dar mano! Facile!!!
In casa Aimo invece ci sono persone normali che con il solo spirito di sopravvivenza fanno del loro meglio. Oddio, sul "normale" ci sarebbe da parlarne perché non so se le persone "normali" riescano a programmare tutto e a far lavorare il cervello come in quella casa lì.
Avete tutta la mia stima e tutta la mia ammirazione. Siete persone speciali e Fabullino non potrebbe avere di meglio.
Forza Forza e Forza!!!! Go Fabullo Go!

mammadoni ha detto...

Si stima infinita agli Aimo!!!!
Sempre pronti e disponibili per tutti, nonostante tutto!
Forza Fabullo
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Nonna Roby ha detto...

Forza, forza a tutti voi!!! Fantastico Fabullo che a scuola si diverte e mangia pure qualcosa: forse i compagni, il cambiamento di ambiente e chi sa che cosa altro...! Incroci, incroci
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Abbracci e pensieri positivi!