martedì 2 ottobre 2018

Seguo i dettami.

Abbracciamo fortissimo la Signora Barbara, fortissimo. Le stesse parole le hanno dette altre Madri Isteriche ieri, in sala d'attesa mentre facevamo logopedia, chiacchierando in segreto (ovviamente in segreto, non ditelo a nessuno che poi bisogna sincronizzare gli orologi per il conto alla rovescia, nell’attesa di qualche dispetto di Quelli Che Sanno, che poi non può essere provato perché è un’idea talmente ridicola che può essere solo ascrivibile all’esaurimento psicofisico delle famiglie incapaci di elaborare la situazione, così tutto si giustifica e si procede senza che nulla cambi mai in una spirale pietosa).
La barzelletta del giorno è: sapete perché le Madri Isteriche  che dicono solo di non avere tempo non si sparano? Perché non hanno tempo, chiaro.
Non fa ridere, ovviamente. Nemmeno un po’. Ma è solo perché non sono brava a raccontarle, le barzellette, non perché sia drammaticamente vero.
Grandissime stupidaggini a parte,  certe situazioni diventano drammatiche: e, attenzione, non vuol dire che non lo siamo sempre state, vuol solo dire che finiscono sui giornali, non si può più fare finta, e intervengono le autorità. Allora, almeno per 5 minuti bisogna parlarne, e, soprattutto, bisogna cercare un colpevole, in modo che tutti gli altri noi possiamo sentirci innocenti.
Il colpevole, classicamente, sono i servizi sociali in tutti i loro gradini: che magari non è giusto, perché alla fine, ovviamente, gli errori di un sistema li paga l’ultima ruota del carro che si ritrova senza risorse per fare il proprio lavoro.
Magari. Però. Va anche detto che quando si scava a fondo emergono tuttavia grandissime crepe proprio nelle competenze: è chiaro che il servizio sociale territoriale è quello che più paga le politiche economiche dissennate dall’alto, in quanto appunto territoriale e poveretto.
Contemporaneamente, però, se tutti tutti tutti gli utenti, ovunque essi vivano, dicono esattamente le stesse cose, che riguardano le competenze professionali, è possibile che una verità ci sia.
Allora, dato per assunto che questi servizi abbiano tra le proprie competenze la capacità relazionale: attenzione, tra le proprie competenze, non tra le cose che offrono per gentilezza; dato per assunto questo, emerge sempre che la percezione della sofferenza quotidiana, nelle sue esigenze pratiche, all’interno dei nuclei di chi vive la malattia, da parte dei suddetti servizi sia lontanissima dalla realtà, avulsa, parlante lingue che non potranno mai comprendersi.
Per cui, quando capita qualche frittata, la domanda è: eravate al corrente di questa situazione di fragilità? No.
Perché? Perché questa famiglia non si rivolgeva a noi, ha sempre rifiutato le nostre proposte.
Ma non vi ha mai chiesto nulla? E allora lì viene fuori che la Famiglia Isterica aveva chiesto cose come ore di assistenza, servizi di trasporto, servizi medici a domicilio. E le risposte erano state un’ora di assistenza su dieci, alle due del pomeriggio quando serviva alle 10, o d'estate quando non c'è la scuola, oppure sì un prelievo a domicilio, ma con più di un mese di attesa. E, in più, viene sempre fuori che il tutto viene detto poco gentilmente, facendo rilevare che la famiglia non può sempre e solo pretendere senza sapersi organizzare, insomma, quello che non.
E attenzione: quando succedono le frittate arrivano le frasi celebri di Quelli Che Sanno: nonostante la nostra assidua assistenza, questa famiglia ha sempre rifiutato le nostre proposte staccandosi da noi, e per questo abbiamo perso i contatti.
E, di grazia, quali sarebbero state le vostre proposte? Ad esempio un bellissimo laboratorio di teatro a cui portare il bambino il martedì pomeriggio dalle 16 alle 16.45.
Beati voi che credete alla nostra malafede, alla nostra voglia di parlare male di tutti. Beati.
Però vi prego, sincronizzate gli orologi e leggete qualche brillante trattato in cui si motiveranno situazioni allucinanti, tipo cambio continuo dell’assistente (un’ora al giorno) per il malato di Alzhaimer, perché è giusto stimolarlo.
Beati voi.
Intanto vi conto che oggi, per fortuna, non piove sui pini scagliosi e irti, ma, per il primo giorno, i vetri sono appannati per la temperatura frizzante. Portate pazienza, seguo i dettami: nelle sale d’attesa le Madri Isteriche devono parlare del tempo e basta.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA!!!
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Anonimo ha detto...

Forza Angela! Forza Fabullo!
Salvatore A