martedì 12 febbraio 2019

Andata, siete grandissimi.

Ahhh, non so bene cosa abbiate incrociato ieri, ma sappiate che in un’ora eravamo alle Molinette, che per chiunque debba attraversare Torino è un record.
A Fabu è venuta una crisi motoria  proprio mentre lo svestivamo: e poi è passata, ovviamente, dura qualche lunghissimo secondo. Solo che poi rimane stranetto, a livello di tono muscolare, e tenevamo che la valutazione venisse alterata. Ma ci sembra di no: hanno deciso di non inoculare più i flessori del gomito perché sembravano meglio, ed è comunque vero. Però hanno aggiunto un flessore del polso, che contribuisce allo schema totale, perché dall’ecografo si vedeva un’attivazione potente. E poi, come l’altra volta l’ileo psoas per tenere bene anche e schienetta, e l’adduttore del pollice, che hanno fatto per ultimo, perché è  più doloroso.
È sempre un servizio eccellente, lì è veramente una benedizione l’essere riusciti ad accedere: ad esempio, sono pochissimi i posti in cui si fa la botulina all’arto superiore e, meno che mai, all’ileo psoas ambulatorialmente: perché servono ottimi strumenti e ottime competenze, e quindi, sostanzialmente, di solito non si fa. Per cui, nei bambini come Fabu, vengono trattati sempre i soliti muscoli, flessori del ginocchio e estensori di caviglia, con risultati  che possono essere convincenti in maniera limitata. La botulina, se si fa, deve avere un senso.
In quell’ambulatorio il prof in persona prende in mano l’ecografo e valuta l’attivazione muscolare durante la mobilizzazione, tenendo anche conto che, nelle situazioni come quella di Fabu, il decorso e l’azione dei muscoli non sono quelle dell’anatomia normale: per cui la valutazione e la scelta devono essere perfette. Il prof in persona, per altro, è veramente gentilissimo.
Adesso bisogna mobilizzare e mobilizzare, e oggi e domani provvede mamma: sarebbe assai di molto meglio che portassi Fabu in fisio tre volte invece che due, ma, sinceramente, non ce la faccio. Perché sono una piaga. Così facciamo a casa, non è assolutamente uguale, e non va bene: e l’idea di scegliere tra il senso di colpa e la stanchezza disumana, per cui poi non riesco ad accudire Fabullino nella quotidianità, e poi scegliere il senso di colpa, è un pensiero intollerabile. E quindi? E quindi niente, non si pensa, ma non è un’evoluzione spirituale, è sopravvivenza.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

Luana ha detto...

Dai Angela, non tormentarti. Sei umana (anche se vengono dei dubbi sentendo quante cose riesci a fare)e gli umani hanno dei limiti.
Forza Aimo! Forza Fabio!!
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BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
FORZA AIMO!!!
FPRZA E.T.
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