martedì 19 febbraio 2019

Bulbi e ortesi.

La Michi è partita per fare verifiche. Con le calzette corte, si capisce.
Fabullo è sempre nervosetto, chi lo sa, qui capire dove finisce una cosa e comincia l’altra è già una bella scommessa. Ieri ha avuto anche qualche crisi in più, chissà. Sempre un po’ caldino, ma niente febbre. Per cui, chissà se è caldino perché ha più crisi o ha più crisi perché è caldino.
Insomma: la certezza è che i bulbi stanno spuntando anche quest'anno; i tulipani di Luana, i crochi; delle robe bianche alte che dovrebbero essere iris, con dei tempi che non ho mai capito, che qualche vicino ha piantato qui perché non sapeva dove metterli; i gladioli della Zietta, che per adesso hanno la punta fuori e quest’estate saranno di colori mai visti; delle robe che non so cosa siano, con dei gambi e delle foglie lunghe e dritte come il fil di ferro, che sanno di erba cipollina, e che fanno poi dei fiori viola: e li ho piantati io, in un delirio zappatorio, ma chissà come si chiamano. Insomma, la certezza è la primavera.
L’altra certezza è che i calchi per i tutorini sono fatti, fino a lì ci siamo arrivati, non sono filosofia ma concreti gessetti: e veramente con zero fatica, o quanto meno un’inezia rispetto all’andare fino a Erba. Ma Signora, ma è perché lei andava fin là per qualche sua fissazione, bastava far le cose vicino a casa, tanto il prodotto è quello, il codice è uguale.
Ecco: finché i codici sono uguali, nel senso che viene pagato dall’Asl appunto il codice, e non la qualità di realizzazione del prodotto, il tempo dedicato allo studio del bambino, al confronto con l’equipe, l’efficacia dell’ortesi sul paziente, ecco, non andremo da nessuna parte. È per questo che Dio salvi i terapisti che hanno brigato tanto per trovare un prodotto soddisfacente e per fare in modo che le famiglie non debbano viaggiare troppo per averlo.
Non è vero che è tutto uguale: in riabilitazione, possiamo dare lo stesso nome alle ortesi, agli ausili, alle tecniche usate in seduta, chiamare trattamento intensivo una roba od un’altra, ma la qualità la fa il professionista, e il professionista che ha degli strumenti adeguati e che li sa usare, non ci sono santi. Per cui, ben venga la ricerca del meglio, perché è vero che il meglio esiste.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Forza Fabio!!!!
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hai sempre più ragione Angela, la qualità la fanno le persone e la loro passione nel lavoro. Senza di quella non si va da nessuna parte.
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e speriamo che la luna porti un cambiamento positivo per Fabullino!!!

Anonimo ha detto...

Come sono andate le verifiche di Michela dalle calzette corte?
Angela Regina di fiori!
Forza Fabullo!
Salvatore A

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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