giovedì 21 febbraio 2019

Obiezioni e contro obiezioni.


Sì, le storie come quella di ieri sono, in un senso  o nell’altro, di su o di giù, di qua o di là, l’ordine del giorno per le Madri Isteriche. E, mi sembra, che sia molto chiaro a questo punto che lo studio di un Premio Nobel (non di me che altero la realtà a mio piacimento a causa della mia sofferenza, come mi hanno insegnato a dire) di qualche anno fa, che ha evidenziato la riduzione della vita media dei Badanti Per Forza (che lui chiama care givers perché è più serio di me), sia facilmente comprensibile. Ed è, o dovrebbe, essere anche comprensibile che lo stare dietro alle scartoffie  personali del proprio figlio richiede un tempo che equivale ad una gestione aziendale, che deve essere inserito non come giornata lavorativa, ma nelle 24 ore costanti e continue di assistenza. Insomma, a me, mentecatta, sembra che qualcosa non torni: capirò anche poco di matematica, lo so che il tempo è relativo eccetera eccetera, però mi sembra che, alla fine, le giornate siano quelle.
Per altro, tenendo conto che i Badanti Per Forza invecchiati saranno persone senza nessuna autonomia economica, il fatto in sé rappresenta anche una soluzione sociale. Poi viene il pensiero che, però, sarebbe bastato nascere un pochino più a nord, e le tutele per i Badanti Per Forza ci sarebbero state: per cui, o un pochino più a nord prendono in considerazione problemi inesistenti, oppure qualche paradosso c’è.
Ma è un’obiezione da non fare: perché c’è già la risposta. Che sarebbe: però c’è chi sta peggio, si guardi intorno Signora Mia, non si lamenti sempre. È vero, invece che guardare più  a nord potremmo pensare che il Burkina Faso è peggio, con tutto il rispetto.
Resta però il fatto che è la solita scusa penosa che non porta mai a nulla e che funziona, però, sempre. Per cui, come per la storia del letto, la risposta finale è: vabbè, ma non si lamenti che poi glielo diamo il letto; vabbè, ma non si lamenti che ci sono posti dove nemmeno esiste un ufficio apposito con relativa signora. Però lei potrebbe essere più contenta che le offrono i pomeriggi a teatro ogni tanto, in quel giorno e in quell’ora precisi, invece di non parteciparci mai perché è sempre impegnata.
Vabbè lo dico io: perché se i parametri sono quelli lì, se gli obbiettivi sono quelli lì, non ne vale proprio la pena. Cosa che le Madri Isteriche pensano svariate volte nelle loro giornate: perché l’idea è sempre quella di svuotare il mare con un cucchiaio. Non dico che con un mestolo si arriverebbe alla fine, ma si avrebbe meno mal di schiena.
Stamattina mi sono svegliata storta? Non lo so, sono già passate talmente tante ore che come volete che faccia a ricordarmi, o io tardocca.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Paola ha detto...

FORZA ANGELAAAAAAAA
FORZA FORZA FORZA
E FORZA MAMME ISTERICHE
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XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABULLO
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Nonna Roby ha detto...

Oggi pomeriggio, andando per commissioni, ho incrociato una ragazzina dell’età circa di Michela e ho sorriso vedendo le sue calzine corte, pantaloni non tanto lunghi che mostravano le caviglie scoperte… C’era però un clima tiepido e sole splendente; beata gioventù! Peccato che passi in fretta!
Forza Fabio, forza Miky, abbracci e bacetti.

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
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