mercoledì 20 febbraio 2019

Inesorabilmente.

Storia del letto della Mamma Isterica, puntata numero non mi ricordo più, serie infinita. Ma soprattutto, dovete portare pazienza: perché non capirete niente. Ma niente. Però non sentitevi troppo originali: io ieri sera mi sono fatta ripetere la storia 400 volte, penso che la Mamma Isterica mi avrebbe volentieri tirato in testa la mitica sbarra che si è rotta, giusto per vedere se mi davo una sveglia. Mi vergognavo a forza di dire: non ho capito, spiegamelo di nuovo.
Allora: siamo arrivati all’attesa dell’ineffabile sincronia tra l’arrivo del magazzino asl a ritirare e quello dell’azienda a consegnare, nella stessa giornata e in un ordine ben preciso (e ringraziamo che i giocatori sono solo due, altrimenti addio).
Rimane un’attesa, nel senso che non c’erano notizie di movimenti in senso evolutivo.
Intanto che attende, che manco Penelope,  la Mamma Isterica prende in mano le scartoffie e si rende conto che la cifra che c’è sull’autorizzazione passata all’azienda è un po’ bassa: probabilmente quello autorizzato è il letto modello base, mentre invece loro hanno esigenze un
po’ diverse e la prescrizione della fisiatra era per quel modello lì che serviva a loro.
Allora chiama l’azienda per verificare, e le confermano che loro avrebbero consegnato il modello base. E intanto l’impiegata comincia anche ad annaspare: Ma vedo qui una nota, a voi serve anche un modello più lungo?
Eccerto, ci serve un modello più lungo esattamente come scritto sulla prescrizione. (Che però l’azienda non vede, vede solo l’autorizzazione successiva).
Per altro: anni fa, quando avete consegnato questo, avevate già sbagliato e avevate dovuto tornare con l’altra misura. (L’essere sveglioni, oltre che un sintomo diffuso, pare sia anche recidivo). Vuol dire che voi mi avreste consegnato il letto sbagliato anche stavolta?
Risposta dell’impiegata: mah mih moh, tanto non abbiamo consegnato, ma comunque definisca con l’Asl che modello autorizzano.
Insomma, se la Mamma Isterica avesse avuto un minimo di spazio, sarebbe diventata matta per organizzare la casa per il letto nuovo che poi non sarebbe andato bene.
Quindi: ripartenza con la signora dell’ufficio apposito (tutto minuscolo). Ovviamente, nessuna risposta alle mail.
La Mamma Isterica si stufa e gioca sporco: scrive nuovamente e mette per conoscenza anche un'altra funzionaria. A questo punto la signora dell’ufficio apposito risponde immediatamente: ho già mandato la nuova richiesta al medico che deve autorizzare, le allego copia (ovviamente sempre recante data di quel giorno lì, in cui la Mamma Isterica ha deciso di confermare di essere tale e ha giocato sporco).
Ma poi il colpo di scena: QUALORA la richiesta di questo modello venisse autorizzata, sappia che, in questo momento l’asl può autorizzare solo il modello base per la cifra che lei ha visto e dovete integrare voi il rimanente.
E lì ho cominciato a chiedere alla Mamma Isterica di ripetere, ma svariate volte. Riassumiamo.
Ma se la procedura era già stata approvata per il modello base, e il capitolato dell'Asl prevede in questo momento solo quello, che accidenti di necessità c’è di farlo autorizzare nuovamente? E, soprattutto, di dire QUALORA?
E allora: se quello è già stato autorizzato e quello sarà, non doveva arrivare comunicazione al richiedente da  parte della signora dell’ufficio apposito: l’autorizzazione può essere solo per questo modello, mando avanti l’ordine di questo all’azienda ortopedica, o preferite comunque l’altro integrando voi? Mentre invece sarebbe arrivato tout court il modello base senza che se ne sapesse niente.
E poi: possiamo discutere sul modello base, va bene, l’altro modello ha dei requisiti più confortevoli per la famiglia ma non vitali (anche se parliamo di cifre minime di fronte all’abbandono totale quotidiano, ma andiamo oltre). Ma non possiamo discutere sulla lunghezza. Fermi tutti: non perché la ragazza sia venuta alta negli ultimi mesi, come diceva l’altra  svegliona dell’assistente sociale; la ragazza è venuta alta (piemontese doc) ma tanti anni fa, molto prima che le servissero questi accidenti di letti, primo e secondo, quando poteva permettersi di dormire col sacco a pelo anche sulle Ande.
La lunghezza deve essere quella della prescrizione, oppure prescriviamo un taglio di piedi, non ci sono alternative.
Sulla fantomatica nota, che l’impiegata svegliona dell'azienda ortopedica non aveva per altro letto, la signora dell’ufficio apposito aveva solamente scritto: verificare la lunghezza.
Ma cosa vuol dire? La lunghezza deve essere indicata nell’ordine, è quella della prescrizione della fisiatra. Poi aggiungiamoci che l’azienda non ha alzato il telefono per verificare cosa voglia dire questa cosa, e la famiglia, avesse avuto spazio, avrebbe ricevuto un letto inaspettato e pure corto.
Passaggio successivo: ma allora, la nuova autorizzazione, quella del QUALORA, prevede anche un codice diverso per la diversa lunghezza? E quindi una cifra diversa? Bisognerà integrare? Verrà comunicato?
O bisognerà nuovamente cantare la canzoncina del Dài, dài, dài, dàlle una spinta?
Io che sono Isterica, si sa, ho immaginato uffici pieni di lavori a maglia.
Voi ci avete capito qualcosa? Io no.
L’unica cosa che ho capito, non ve la posso dire. In quanto signora, LA PAOLA non vuole assolutamente che io mi abbandoni non solo a certi discorsi, ma nemmeno a certi pensieri. Che porterebbero inesorabilmente a definire la parte anatomica con cui vengono gestite queste faccende.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Paola ha detto...

Sempre piu' senza parola... anche se le parole le avrei eccome ed anzi potrei coniarne di nuove
Qui bisognerebbe giocare sporco ma giocarci sul serio
Piu' ne sento e piu' sale la voglia di espatriare, soprattutto in vista della vecchiaia
Sante Mamme Isteriche, un abbraccio fortissimo a tutte voi che perdete parte della vostra vita ad interagire con persone di "gomma" (che gli rimbalza tutto e tutto) e di una aridità umana inconcepibile (ma faranno dei concorsi interni appositi all'asl? perche' non e' possibile che incompetenza e durezza di cuore riescano sempre a concentrarsi nelle persone che occupano posti dove servirebbe tutt'altro... non puo' essere il caso... qui c'e' dietro un progetto studiato...)
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FORZAMAMMEISTERICHE
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FORZAFABIOOOOOO
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Luana ha detto...

da noi si direbbe che la questione viene stata gestita a (parte anatomica maschile) di cane. E povero cane... Ma guarda Angela che amiche signore che hai...
Forza Mamme Isteriche, Forza Fabullinio!
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Nonna Roby ha detto...

Quando si leggono queste cose, le nostre braccia… cadono! (Per non dire altro…!)
Povere mamme, isteriche, sottovalutate e pure prese in giro…
Incrociamo per tutto XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
L’influenza passerà e speriamo Fabullo non la prenda e possa tornare a scuola dagli amici. Michela evidentemente sta meglio se è tornata a scuola: alla sua età si può andare con le calzette corte
senza alcun danno!!!
Un abbraccio

BOOG ha detto...

FORZA RAGAZZI!!!
FORZA FABULLO!!!
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