mercoledì 16 ottobre 2019

I Pensieri delle serpi.

Ieri, in una faticosa giornata in cui alle dieci, all'ingresso a scuola, c'era da annegare per l'acqua che scendeva dal cielo, è tornata la lavastoviglie, inaspettata amata gradita, tutto senza virgole. 
Ieri sera ha lavato, non ha perso, non si è piantata, ma stanotte alle due e mezza ancora girava: e l'avevo accesa presto per vedere eventuali guai. Quindi oggi la riproviamo per capire un po'. 
Diciamo che cogliamo l'essenza del non aver lavato i piatti.
Facciamo un'altra puntata sul nuovo decreto scuola inclusiva, perché, in questi giorni, se ne è riflettuto insieme con Quelli Che Fanno, alcuni dei quali hanno partecipato alla stesura del decreto stesso e sono i primi a essere attenti a Quelli Che Sanno: sicuramente può non essere perfetto, ma ha anche delle bontà.
Poiché richiede di attivare una serie di procedure, è ovvio che, forse, sarà attivo dal prossimo anno scolastico, considerato che stiamo ancora risolvendo i problemi della scuola che, anche questo settembre, è iniziata all'improvviso, senza che nessuno lo sapesse.
Il dubbio di Quelli Che Fanno è di quelli poco nobili, rasoterra, per intenderci.
Il decreto prevede la formazione di una serie di gruppi tecnici, alcuni con la presenza attiva del genitore, che verificano la stesura di un piano individuale corretto. Saranno presenti figure sia scolastiche che socio-assistenziali. 
Tali gruppi dovrebbero essere supervisionati da organismi superiori.
Ovviamente l'idea è ottima: al momento, però, noi serpi, qualche perplessità terra terra ce l'abbiamo.
Cosa succede, se all'interno del gruppo, le persone coinvolte sono i personaggi che ben conosciamo? Per esempio: l'operatrice che ha detto alla ragazza di 30 anni che è venuta alta.
Ammettiamo che qualche dubbio sulle competenze emerge.
O l'insegnante di sostegno che guarda i bambini portare a spasso il loro compagno in carrozzina (ovviamente supervisionati) e dice: che carini, certo che non è logico che abbiano questo carico emotivo (giuro sulla lavastoviglie).
Ecco, e sono solo un paio di esempi: questi personaggi sono sempre lì che lavorano, quindi, certi presupposti di base dei gruppi in questione fanno venire dei pensieri. 
Mettiamola così, che è quello che abbiamo detto noi serpi: la presenza del genitore fa sì che il genitore stesso faccia emergere delle situazioni e chieda che vengano verbalizzate.
Di lì in poi, è tutto jazz.
E le Madri Isteriche dicono l'unico pensiero che viene loro in mente: sarà l'ennesimo inutile impegno.
Buona Giornata.
Angela

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh come sottoscrivo col sangue....
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

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Un abbraccio a tutte le Mamme Isteriche per dover sopportare una guerra infinita
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Forza, Forza!

Paola ha detto...

FORZA MAMME ISTERICHE
FORZA FORZA FORZA
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FORZA FABULLOOOOO
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Nonna Roby ha detto...

Solite storie spinose e solite tiritere in TV: mancano gli insegnanti di sostegno, manca questo,manca quello… da vergognarsi!
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per le mamme isteriche perché riescano a far valere i diritti dei più deboli!
Diamo il bentornato alla lavastoviglie!

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA AIMO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA!!!
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