lunedì 28 ottobre 2019

Molto perplessi.

Nel tempo che la onlus dedica ad ascoltare i genitori emergono, ovviamente, le situazioni più diverse. 
Andiamo oltre alle "disfunzioni" (per essere gentili) del sistema pubblico; andiamo anche oltre ai vari incompetenti del privato.
Parliamo di questo benedetto Terzo Settore che andrà regolamentato da tutta quella menata che hanno rimandato, che è un immenso impegno e basta per chi lavora già bene, e che dubito bloccherà completamente certe situazioni paradossali, anche se spero di sì.
Ci raccontano di associazioni che, a vario titolo, esistono, e lasciano fortemente perplessi. Ovviamente non ci si mette a giudicare gli altri, ma, nel momento in cui le famiglie chiedono informazioni sulla normativa in generale, si risponde.
Per cui: il Terzo Settore può ovviamente pagare degli operatori, perché è chiaro che gli specialisti non possano essere tutti volontari. Può anche offrire del lavoro ad una figura interessata dagli obiettivi dello statuto, per esempio un disabile o un genitore del disabile, è un'offerta che ha un importante ruolo sociale.
Ma non deve pagare un membro del consiglio direttivo per far parte del consiglio stesso: AperCrescere, ad esempio, non stanzia nemmeno il rimborso spese. Chi fa il volontario lo fa e basta, e queste sono scelte che dipendono anche dall'attività svolta, per carità.
Rimborsi spese a parte, però, il consiglio direttivo non può farsi pagare per esserlo, il Presidente non può essere pagato in quanto tale. 
Altra cosa: le spese di gestione erogate (o quelle che si fanno figurare, non entriamo nel merito) non devono superare il costo del servizio offerto, coerente con lo statuto. Altrimenti è davvero un organismo che mantiene se stesso (che è quello che capita in parte del sistema pubblico, ma qui parliamo solo di Terzo Settore).
Per cui, conclusione molto squallida: esistono persone, con una situazione di fragilità, che fondano un ente del terzo settore per lucrare su tale fragilità a danno di altre situazioni analoghe di fragilità?
Purtroppo sì. Chissà se è per disperazione, debolezza, grande dolore non elaborato. Chi lo sa. 
Quando le famiglie ci raccontano con rabbia di certe situazioni, il consiglio primario (parlando di casi in cui non ci siano state truffe eclatanti, perché lì è opportuno procedere in altro modo) è: Allontanatevi. È una storia velenosa. Andate via. E se raccontate e nessuno sembra ascoltarvi, andate via lo stesso.
Perché queste situazioni, appunto velenose, hanno bisogno della linfa di chi è disperato (lo so che è veramente tristissimo, lo so, però è vero), e se andate via non possono esistere.
Mentre il Terzo Settore, fatto con onestà e competenza, funziona in un altro modo.
Scusate l'amarezza di lunedì mattina, è che nel fine settimana si ha più tempo per ascoltare tutti e raccogliere storie.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Paola ha detto...

Ma mica tutti son Axcrescere.... mica tutti son trasparenti fuori e dentro... corretti e integerrimi fino al midollo...
Quante se ne leggono e quante se ne sentono... mammma mia... non so come facciano, tante persone, a tacitare la propria coscienza e prender sonno tutte le notti...
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FORZAAIMOOOO
FORZAFABULLO
FORZAFAMIGLIE SPECIALI
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BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!!!!!
FORZA FAMIGLIE SPECIALI!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!!
FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA
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Nonna Roby ha detto...

Non potendo far altro, incrociamo per tutto comprese le pratiche per questo terzo settore: XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Come sono piene di grane le vostro giornate!!! E le giornate di tante altre famiglie in difficoltà! Forza e coraggio!
Bacetti e ganascino