mercoledì 11 marzo 2020

Resa di un utile servizio.

Prima notizia fondamentale: nessuno di noi ha la febbre, tossisce, o respira male. Ieri mattina mi è venuto un colpo perché Fabu ha urlato come un'aquila un'ora di seguito, qualcosa aveva ma chissà cosa, e ho seriamente temuto stesse covando qualche tareffaggine. Poi è andata. Altroché miniera, e non si canta trulli come Brontolo Gongolo Nanolo Bambolo Tondolo e quelli lì.
Ieri pomeriggio siamo stati fuori al sole, con il cancello aperto, così abbiamo chiacchierato con la gente che passava a distanza.
Poi riunione con quelli della rete di Quelli Che Fanno. 
Riassunto: con la onlus facciamo parte di una rete del terzo settore comprendente enti di tutta Italia e un pezzetto di mondo. Facciamo riunioni, in particolare con un gruppo del Nord Italia, con l'obbiettivo di strutturare meglio i progetti. Si tratta di persone che si occupano a vario titolo di disabilità, provenienti da vari settori professionali: sociale, medico, economico, giuridico. Strutturano progetti e, importante, fanno parte di commissioni che valutano progetti, per il loro eventuale finanziamento: che vuol dire che leggono sempre molto bene tra le righe e le parole di Quelli Che Sanno. Alcuni sono Parenti Isterici e altri no. Importante: poche sono le Madri Isteriche senza percezione della realtà, come me. Perché i Parenti Isterici, banalmente, lo sono, tristemente, di adulti (mogli, mariti, genitori) che hanno lavorato almeno un po', e qualcosa hanno per pagarsi l'assistenza. Per cui l'obiezione che sono tutte chiacchiere inutili, da persone avulse dal mondo, non vale.
Il tema di ieri era la considerazione per i disabili nel decreto: ovviamente senza stupore. Nel senso che sono nominati, e si esortano le strutture deputate a fare qualcosa dirottando i fondi che hanno, se possibile. Punto. 
Andiamo oltre, perché altrimenti andrebbe definito cosa fanno normalmente le strutture deputate. E se i disabili non prevedono stanziamenti di solito, figuriamoci ora.
E se l'operato delle strutture deputate non viene mai verificato in tempi normali, figuriamoci ora che ci sono tante cose da fare. Solito concetto: ciò che mai funziona non può iniziare a funzionare in emergenza.
E allora abbiamo reso un servizio: nel senso che abbiamo già praticamente steso le modalità di intervento così è più facile per quelli che sanno copiarle per poi rendicontare l'operato.
Alla PAOLA stanno già venendo i capelli dritti, io lo so.
Allora: prima fase dell'intervento:  contatto con gli utenti. 
Buongiorno Signora mia, scusi se la contattiamo solo ora, ma sa, avevamo bisogno di capire cosa fare e di stendere le procedure opportune e stiamo chiamando tutti gli utenti in carico a noi.
Adesso però io non so se verrà proprio scritto come andrà a finire questo contatto:  perché nei tre quarti, o meglio nei 9 decimi, dei casi, l'utente non capirà con con chi accidenti stia parlando. Perché quelle persone lì che ce l'hanno in carico, l'utente non sapeva nemmeno che esistessero, e non aveva mai capito di essere in carico a qualcuno. 
Seconda fase dell'intervento: definizione dell'intervento stesso.
Che vuol dire che Quelli Che Sanno mi chiedono di che cosa ho bisogno.
Peccato che quelli che sanno dicano presumibilmente una frase simile, senza chiedere proprio niente: allora Signora Mia possiamo offrirle supporto all'ora pari, del giorno dispari, del plenilunio calante. È contenta?
Ma veramente non è un intervento che mi è utile, ad esempio per andare a fare provviste, perché quello è l'unico momento nelle 24 ore in cui il mio congiunto assistito dorme un po' e io mi sdraio dieci minuti  mi lavo i denti.
Signora Mia, dovrebbe organizzarsi un po' meglio.
Vabbè, scriviamo che l'intervento non è stato erogato per vostra scelta personale.
(Avete presente: l'Ambito quando offrì alla Ragazza Venuta Alta come unica possibilità la piscina alle otto del mattino già in acqua, non c'era nessun'altra possibilità in quel territorio metropolitano, e poi faceva barrare la casella delle Prestazioni non godute per scelta personale.)
Terza fase dell'intervento (mettiamo a dicembre): stesura della relazione di intervento per emergenza corona virus con i costi sostenuti. 
Utenti in carico: xxx; Colloquio con utenti per rilevazione bisogno xxx (che è la parte in cui si cerca di far capire all'utente chi è che parla, chi è che li ha in carico. Parte faticosa perché l'utente non comprende, perché è Isterico); Stesura di proposte mirate: xxx; Prestazioni erogate: x. Costi sostenuti per attività gestionale e prestazioni erogate: xxx più x. 
Motivazione della discrepanza: l'Utente Isterico ha rinunciato alla prestazione messa in atto per scelta personale.
Voilà, tabella di gestione compilata, giustificativi delle spese gestionali allegati, Quelli Che Sanno avranno dato ragione della loro esistenza istituzionale. A posto. 
E così la riunione di ieri è già stata un supporto, perché abbiamo fatto avanzare del lavoro burocratico di stesura.
LA PAOLA si mette a piangere, perché tante volte mi spiegò che certe cose non si dicono.
Ma lo so, ma ho le attenuanti della Madre Isterica, Quelli Che Sanno possono dimostrare, dati alla mano, in ogni singolo istante che tutte le Madri Isteriche, tutti i Parenti Isterici, dicono le bugie. Basta solo far vedere come nel tempo hanno seguito bene i loro utenti ed è fatta, dati alla mano, tutti i colloqui, le prese di contatto, le valutazioni, le proposte. Non c'è motivo di preoccupazione, Quelli Che Sanno sanno che tutto dipende dal grande dolore che porta alla dispercezione della realtà.
Beati quelli che credono che le Madri Isteriche sempre esagerino.
Buona Giornata.
Angela


4 commenti:

Luana ha detto...

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Forza Famiglie Isteriche!!
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Forza Fabio!!
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Paola ha detto...

Pensa te che io credo, fortemente credo, che le Madri Isteriche non esagerino affatto... anzi....
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FORZA FORZA FORZA
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FORZAFABULLOOOOOOOO
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FORZAFAMIGLIESPECIALI
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
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Nonna Roby ha detto...

Le madri isteriche non esagerano affatto, hanno ragione invece di far valere i loro punti di vista!!!
Incrociamo tutti insieme per questo momento difficile, perché le famiglie speciali possano avere tanta forza, anche più del solito!
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Un abbraccio e ganascino a Fabullo