lunedì 16 marzo 2020

Resoconto del lunedì mattina.

Dopo tutto questo tempo che ci ritroviamo qui, adesso è ancora più importante. 
Sapere che ci siamo tutti, non è solo per dire.
Boog, in questo momento, in trincea più che mai, lì sul Grande Po.
Nel fine settimana abbiamo tirato le fila del lavoretto della scorsa settimana, la preparazione del resoconto per aiutare Quelli Che Sanno a mostrare il loro lavoro, sulla base delle specifiche indicazioni del decreto governativo per l'assistenza ai disabili in questo momento.
Risultati: 
  • Un piccolo gruppo, piccolissimo, soprattutto in alcune città più grandi, in cui il servizio viene offerto. Sono i territori in cui le poche risorse a disposizione vengono utilizzate meglio in tempi normali. Ora il servizio è limitatissimo, ed è chiaro, perché con gli stessi fondi vanno pensati interventi individuali a fronte di molti di gruppo. Ma è quello che è ovvio che sia, triste ma ovvio.
  • Un altro piccolo gruppo rappresenta Quelli Che Sanno che utilizzano invece le modalità previste dai malpensanti come noi: propongono una farsa pietosa, e sottolineano che l'utenza non la accetta per scelta personale. Questa definizione di scelta personale è esattamente la stessa per centinaia di km quadrati: probabilmente è la formula che viene insegnata. Gli utenti che ne hanno le possibilità e la voglia mettono per iscritto, per conoscenza al mondo creato, su posta certificata, che non hanno scelto proprio niente. Tali comunicazioni finiranno nel nulla, come capita in tempi normali, figuriamoci ora. Gli utenti fragili più fragili ancora non rispondono neanche.
  • Il gruppo più grande è completamente non pervenuto: nessuna indicazione, nessuna telefonata, semplicemente non esistono. Qui capitano due cose: una grande percentuale di utenza lascia perdere come sempre, soprattutto perché non sa nemmeno che Quelli Che Sanno esistano, non avendoli praticamente mai visti e non sapendo quindi di essere formalmente in carico. Un'altra percentuale alza il telefono e chiede perché non si vede nessuno che aiuti nell'assistenza: e riceve parole secche e acide, sul fatto che è ovvio che sia una richiesta idiota.
Certo che è una richiesta quantomeno bislacca Signora Mia, come tutto questa pappardella che sta tirando fuori in questo cupo lunedì mattina,  le pare che in un'emergenza come questa si possa pensare alle sue frustrazioni isteriche, esistono dei numeri per il sostegno psicologico. 
Amen. 
Dateci vostre notizie, Amici. Vi abbracciamo.
Buona Giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Sai cosa c'è Angela che vien fuori in questo periodo? Avere le scuse di 'sto cappero di virus per rimandare qualsiasi cosa. Prima, Quelli che sanno, dovevano inventarsi qualcosa quando un servizio non funzionava. Ora invece, la scusa è del virus e quasi si sentono sollevati per non dover stare a cercare una giustificazione qualsiasi. E questo in tutti i campi, figuriamo con le fasce più deboli.

Noi, come il 98% delle attività, siamo chiusi. Nonostante siamo una ditta che "produce" abbiamo deciso che il cliente finale può tranquillamente aspettare che gli venga sostituita la finestra. Tanto più che lavoriamo quasi esclusivamente con privati e non è proprio il caso di andare continuamente in casa della gente. Mascherina o non mascherina, la finestra si monterà in altro momento.

Fuori il deserto, specialmente dopo le 18.00/19.00 non gira un'anima. L'altra sera, sono andata a portare la spesa a mia mamma che vive proprio di fronte ad uno dei grandi ospedali di Firenze e per la strada c'ero solo io e il viavai delle ambulanze, pure loro silenziate. Di solito lì, per trovare parcheggio bisogna fare minimo 2 giri e farli stando in coda. Ecco, come dice pure una canzone, è il rumore del silenzio, che più impressiona. Vedere il viavai delle ambulanze con i lampeggianti accesi ma senza sirene.

Passerà anche questa, dobbiamo avere pazienza.

Forza Amici del Blog!!! Forza Fabio!!!
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Nonna Roby ha detto...

Anche a Torino deserto e silenzio. Ieri sera però alle ore 21, tutti sui balconi con luci, torce, candele ecc. a cantare!!! La biblioteca nel parco che vedo dalla finestra era illuminata di verde, bianco e rosso! Molto bello e suggestivo, un modo per sentirsi vicini a chi lavora in ospedale per alleviare sofferenze e salvare vite. Siamo tutti vicini a queste persone e incrociamo.
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Teniamo duro e non diamoci per vinti.
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BOOG ha detto...

Io sto in casa e aspetto che tutto torni nella normalità!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE!!!
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