I dettagli

Ci sono quelli che compiono azioni memorabili. Quelli invece che riempiono le loro giornate di piccoli dettagli che però hanno,  come dire, un loro bell'effetto. La mitica storia della farfalla che sbatte le ali qui e là viene lo tsunami.
Per esempio: Donna Paola da La Spezia va dal parrucchiere. E scatena una serie di eventi che non ho potuto raccontarvi ieri mattina, proprio per la natura stessa degli eventi.
Senza stare tanto lì a fare i filosofi: Donna Paola va dal parrucchiere e guarda te che delirio in mezza Europa.
Lunedì qui faceva caldissimo, umidità da lattughe. Fabu assai insopportabile, oltre tutto con gli orari nuovi del nuovo turno, e io che annaspavo a capire quando farlo mangiare e dormire per non perdere l'attimo.
I ragazzi italiani hanno un tavolo con due panche nel giardinetto. Ma nelle ore calde e nei giorni di sole mamma mia quanto picchia. Che poi è vero che non è che capiti spesso, però tu guarda oggi che potremmo far stare i bambini fuori e invece c'è troppo sole, ma che dici di quel tavolo lì con l'ombrellone che non usa nessuno, inutilizzato a far niente. ... e se li scambiassimo?
Trattasi di tavolo di legno pesante, con buco in mezzo in cui si pianta un ombrellone da mercato, a sua volta fissato in una base di cemento.
Insomma, un'impresa. Con Michela parte attiva, Fabullo sul seggiolone perplesso, qualcuno in piedi sul tavolo a chiudere l'ombrellone e qualcun altro sotto il tavolo a smontare la base.
Spostamento, apriamo l'ombrellone, ma qui c'è il pino, mettiamoci i rami sotto che ci attacchiamo le palline di Natale, mezz'ora dopo tutto fatto.
E se ci dicono qualcosa? Mah,  chissà, io peraltro non noto cambiamenti, è sempre stato tutto così.
Stasera mangiamo fuori.
Col cavolo, Donna Paola è andata dal parrucchiere.
E quindi nel pomeriggio io parto con Fabullo e una mamma francese per andare a far spesa a  una decina di km.
In paese faceva un caldo da liquefarsi, tuona un pochino in distanza,  si vede che da qualche parte piove.
Fabu al Biedronka rompe un paio di bottiglie di birra di fianco a cui l'avevo posteggiato. Un delirio di vetri e schiuma ovunque, volevo morire. Tra l'altro aveva già rovesciato il succo a pranzo.
Torniamo verso il centro e imbocchiamo l'ultimo svincolo, un tre km in mezzo al bosco. E vediamo tutto bagnato e le foglie per terra, hai visto che ha piovuto qui.
E dopo una curva un albero crollato in mezzo alla strada, con un palo e dei cavi, e c'eravamo solo noi, doveva essere appena successo, roba che un attimo prima ci cadeva in testa. Poi sono arrivate altre macchine e poi i pompieri e mezz'ora dopo la strada era libera.
Siamo arrivate al centro ed è venuto fuori che c'era stato un nubifragio con grandine, e parecchi corridoi si erano allagati.
Alla sera sento Paulo Aimo con grande fatica perché non funzionava niente e mi spiega che stava asciugando il pavimento della sala perché era entrata l'acqua.
Coincidenze cosmiche o effetto Donna Paola.
Ieri il tutto si ripete, ma con un temporale più tranquillo. Però ieri mattina è venuto il tizio con l'idropulitrice a togliere il fango e ha avuto da dire sull'ombrellone e il pino.
Ci dispiace, ma proprio non capiamo.
Fabullo pare che lavori bene, fa solo ammattire mamma, è sempre isterico e arrabbiato, speravo proprio che con Michi la piantasse un pochino. Però ieri è tornata la cagnolona Bambi e si è fatto leccare ovunque. La sua padrona mi ha spiegato che è una cucciola, ha solo venti mesi, pesa solo un 45 kg ma arriverà a 60. Gulp.

E adesso vediamo se internet ci assiste.

Buona giornata.

Angela