Vai di tranquillità.

Nel senso che mi sto togliendo le flebo, perché vedo che tutto sta girando nel verso giusto. Soprattutto per Michelina, che ci ha fatto davvero preoccupare.
Invece ieri ha tossito ancora meno e ha mangiato una bistecca impanata quasi intera. Insomma, secondo me ormai è fatta.
Per carità, ci stiamo attenti, prendiamo tutte le medicine, evitiamo il più possibile di stare fuori nelle ore afose perché è veramente umido da morire o quando diluvia o di soggiornare amabilmente nei corridoi pieni di corrente. Però la vediamo decisamente in un altro modo rispetto a qualche giorno fa.
Fabullo procede. Nel senso che in terapia ci va, ecco. Poi che si impegni è un pochino un altro paio di maniche. Che somaro. Oltre tutto con dei terapisti che non lo conoscono, per cui, se non è lui a darsi una sveglia, diventa davvero difficile per loro intuirne delle potenzialità.  Anche considerando che per forza dobbiamo convivere con esigenze di orari e di organizzazione. È ciò che capita nei  posti grandi, si sa e basta.
Però volevamo che Fabu non rimanesse sempre a casa ma ricevesse degli stimoli nuovi, senza però rimanere fermo, con la possibilità di passare del tempo all'aria aperta.
E direi che ci siamo, perché comunque lavora più di tre ore e mezza al giorno, poi sta con gli altri bambini, dimostra di capire l'inglese, sta fuori tutte le volte che non piove,  si adatta a cibi diversi, ieri sera ha addirittura assistito alla lezione di zumba per le mamme: la mamma sottoscritta ha declinato elegantemente temendo di mietere vittime. Però, insomma,  sono stimoli che fanno bene, che fanno crescere, visto che per motivi contingenti diventa difficile iscriverlo ai corsi di sopravvivenza in Amazzonia, ecco.
Per il resto, ieri sera a tavola ho rovesciato il sale.  Chissà perché, ma non riesco a preoccuparmi.

Buona giornata.

Angela