venerdì 10 novembre 2017

Il cielo è sempre più blu. Meno male.

Non piove, il cielo è chiaro, vediamo se dura: siamo stati fortunati perché qui non ha davvero dato problemi, ha piovuto tante ore ma piano piano, ha bagnato bene tutto quanto. Sostanzialmente, se oggi regge, lo stendino se ne va a fare un giro fuori, così si svaga un po’: non dico che asciughi, ma quanto meno sta fuori dai piedi.
Ieri sera si è ripetuto il miracolo dell’uovo al tegamino: non sappiamo né come, né perché, né quando, né se stasera; sappiamo che ieri sera l'ha mangiato e per il momento ci basta così.
Ieri siamo andati in fisioterapia, dove è stato molto bravo e non sono arrivate crisi a disturbarci, è andata liscia.
Però abbiamo incontrato le mamme, e quindi vi tocca sentirvi la storia noiosa e scontata, la lamentazione insomma, che il buon Giobbe era un dilettante in confronto.
Allora: ragazzo di 22 anni che ha avuto un incidente d'auto, un adulto insomma. Quelle cose che rovinano la giornata a pensarci, in parole molto povere. Ovviamente, uno di quegli tsunami che distrugge in un secondo tutti i parametri che sembravano assodati.
Ricoveri terapie la famiglia che non sa più come andare a lavorare, perché non trova il tempo, eccetera eccetera eccetera. Con l'aggravante dell’aggravante: l'incidente è avvenuto mentre il ragazzo andava a lavorare, quindi risulta come infortunio sul lavoro. Ovvio che la frittata non cambia, però oserei dire che si complica.
Perché di tutta la parte procedurale, di definizione dell'handicap eccetera eccetera, non se ne occupa semplicemente l'INPS, che già talvolta, come dire, presenta una gestione complicata. Ma in quanto infortunio sul lavoro interviene anche l'INAIL.
E in un mondo in cui tutti i dati sono condivisi, informatizzati, beato chi crede ancora che le cose siano più semplici e gli enti collaborino tra loro.
Sostanzialmente: questi non si parlano e la famiglia viene sballottata di qua e di là e di là e di qua.
Cerchiamo di non essere vaghi e di presentare dei dati concreti, non ci si può sempre lamentare a vanvera. Parecchie settimane fa, durante un incontro all'INPS, era stato assodato che l'Inps stessa non era responsabile di certe procedure, per cui era stata fissata una nuova visita all'Inail. Tutto semplice ovviamente: prendi il ragazzo, la carrozzina, 5000 scartoffie, tutta la roba che ci si porta dietro, e vai a fare le varie visite, cercando i posteggi, prendendo i numeri, facendo code.
Quindi dall'INPS andiamo a fare questa benedetta verifica all'Inail: ovviamente in questi giorni di pioggia, che non è colpa del governo ladro, né dell'INPS e dell'INAIL, ci mancherebbe, ma intanto ammettiamo che è un pasticcio in più. E quando arrivano lì? La visita non c'era, perché il medico era in ferie, e nel passaggio tra un ente e l'altro si sono dimenticati di avvertire le persone in questione. Il tutto dopo due ore di sballottamenti tra qui e là, il ragazzo in macchina, carica scarica, prendi il numero, aspetta e tutto quanto.
Se volete considerarlo rilevante, immaginiamo anche una famiglia che vive una tragedia e che si trova  messa di qua e di là come i bottoni persi che spostiamo dalle tasche, perché non abbiamo voglia di attaccarli e non sappiamo bene cosa farcene, buttarli via dispiace. Se volete considerarlo rilevante, magari è un dettaglio di noi deliranti.
E quindi il dottore non c'è. Ma veramente dobbiamo tornare un'altra volta per una roba che è esclusivamente burocratica? Proviamo a farvi vedere da un altro dottore. Anche perché verrebbe da pensare che non si tratti di una visita che richiede una conoscenza del paziente assodata nel tempo, per definire una terapia di una patologia complessa, in cui è opportuno valutare le reazioni conoscendo bene la storia clinica. È una visita fiscale.
L'altro dottore c'è, è gentile, ha la scrivania e la cravatta, ma dice che la procedura era stata seguita dal collega e quindi non può procedere lui. Ma guardi che noi il suo collega non l'abbiamo mai visto, ci mandano qui dall'INPS e basta. Non importa, la procedura è procedura, e quindi tornate. Solo che adesso è tutto da ridefinire, e i tempi sono lunghi perché la lista d'attesa è quasi eterna. D'altra parte, questa visita va fatta, perché altrimenti non si va avanti con niente, e ragazzo non può avere tutte le esenzioni di cui ha necessità.
E quindi? E quindi il dottore ritorna dalle ferie, guardiamo l'agenda, vi troviamo un buco e vi telefoniamo noi.
La famiglia ricarica il ragazzo in macchina, ricarica la carrozzina, e riparte per andarsene a casa.
Vabbè In fondo mica è successo niente, non sono mica stati maltrattati.
Forse è meglio che cominciamo la giornata e vi confermo che il cielo è proprio azzurro ed è un'ottima notizia.
Buona giornata
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Che storie.... che tristezza....
Un abbraccio a tutte le famiglie
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Forza Fabio, W l'uovo al tegamino!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Che sia un buon fine settimana per tutti quanti!

Anonimo ha detto...

Ma possibile che in un paese civile possa succedere questo!
A questo punto dobbiare perdere tutte le speranze.. usciremo
mai da questa situazione?....
Adoro l'uovo al tegamino. Forza Fabio Forza!
Grande Angela, ci vorrebbe un paese fatto di persone come te!
xxxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx
xxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxx

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
EVVIVA L'UOVO AL TEGAMINO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

mammadoni ha detto...

Senza parole...come sempre!
Grande Angela e grande Onlus
Fooooorza Fabulllino che mangia l uovo al tegamino
bravo bravo bravo
avanti così

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Buon week a tutti!!!!!!