lunedì 20 novembre 2017

Soluzioni di pensiero.

Con il parcheggio è andata bene: nel senso che siamo arrivati lì ed era chiuso, non c’era nessuno con cui parlare perché era pausa pranzo, però ci avevano detto che potevamo entrare. Allora abbiamo spostato il palo con il cartello del divieto d’accesso, siamo entrati e poi l’abbiamo rimesso a posto. E ho messo il furgone con apparente cognizione, evitando i punti in cui stavano scavando, ovvio che il buon senso ci vuole.
Poi ho parlato con il custode che mi ha detto che andava benissimo così, e quindi avvisato i pazienti seguenti di fare altrettanto.
L’ultima versione è che i lavori finiranno questo venerdì. Adesso il dubbio è che sì lascino entrare i disabili, ma chi sa se ci saranno giorni in cui  scavatori e camion e buche davvero non permetteranno di muoversi, d’altra parte devono lavorare. E se questi giorni ci saranno, è stata pensata una soluzione alternativa? E chi lo sa, lo scopriremo solo vivendo. Per adesso portiamoci a casa la prima vittoria, appunto l’accesso per i disabili. E contiamo ciecamente nella meraviglia per la saggia gestione di tutta la faccenda, ma ve lo dirò quando sarà finita.
Invece noi abbiamo avuto un fine settimana assai triste: sabato Fabullo ha di nuovo avuto tantissime crisi strane, come era già successo un po’ di tempo fa. Stavolta non ci siamo allarmati troppo, nel senso che abbiamo aspettato le 24 ore: o gli viene la febbre perché sta covando, o gli passa perché è qualche “accumulo” chimico come la volta scorsa. E così è stato: certo che la giornata è stata penosa, perché era devastato.
E ieri erano appunto finite, ma, in tutto il giorno ha mangiato due tazze di latte corretto al mattino e due cucchiaini di stracchino alla sera, e basta. Diciamo che non ha proprio la faccia di uno che sta bene, diciamo questo, per essere eleganti. Che pena infinita.
Poi ognuno fa come può: noi abbiamo affrontato la tristezza facendo i turni per leggere il giornale da cima a fondo, che è assai triste anche quello; c’è però il vantaggio che è tutto talmente paradossale che uno può far finta che capiti su un altro pianeta, l’immensa e abissale e incolmabile distanza tra la politica e la vita quotidiana. E poi abbiamo zappato, abbiamo quasi finito con i bulbi e cominciato a proteggere le piante più delicate per il freddo, a posto il terreno, dobbiamo coprire i rami. Quando la zappa è terapeutica, nel senso che fa pensare poco.
Buona giornata.
Angela

4 commenti:

Luana ha detto...

Mannaggia!! Forza Fabullino! Scrollati di dosso questo malessere e goditi la scuola e gli amici!
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Anonimo ha detto...

Forza Fabio! Forza Angela! Forza famiglia Aimo!!!
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO !!!
ABBASSO L'INFLUENZA!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Ciao a tutta la famiglia,bacini e bacetti.
Peccato che il fine settimana sia stato un poco negativo e travagliato... incrocio perché la situazione migliori XXXXXXXXXXX
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La speranza non deve assolutamente mancare!!!