lunedì 21 gennaio 2019

Lavoro. Non lavoro. Mah.

Oggi Fabullino incomincia la prima settimana di scuola completa dopo più di un mese: e veramente incrociamo perché continui ad andare tutto per dritto perché lui è tutto contento, è di ottimo umore da quando ha rivisto i suoi Amici.
Anche perché, a parte la scuola, noi non riusciamo più a fargli fare delle cose belle: un po’ ci sono i lunghi periodi in cui lui mangia poco ed è troppo stanco. Un po’ non ce la caviamo più noi: ed è il pensiero con cui siamo  andati a dormire ieri sera, e che ci siamo ritrovati intatto stamattina.
Non abbiamo chiaro se sia Fabullo che è sempre più impegnativo o noi che compiamo sempre 25 anni: fatto sta, per esempio, che la domenica la dedichiamo a dormire fino alle otto perché ne abbiamo bisogno per recuperare, ad accudire Fabullino nelle solite cose e, in più, a fargli il bagno, e la mattina è finita. Il pomeriggio, mentre lui dorme, cerchiamo di mandare avanti le scartoffie, tutte le scartoffie: quelle della onlus, ma anche le nostre di famiglia. Perché fare i Badanti Per Forza, quindi con un contratto che non prevede un orario quotidiano, turni di riposo settimanale o ferie, vuol anche dire che si accumulano le normali cose di ogni famiglia; dal controllare i pagamenti delle bollette o della mensa scolastica, con in più, però, tutte le scartoffie che sono sempre relative a Fabu. Per esempio tutto il conto dei farmaci per fare gli ordini, sia per la pediatra che per la farmacia dell’ospedale, verificando sempre tutti i piani terapeutici perché sono farmaci particolari, e dobbiamo stare dietro alle scadenze. E scrivere a tutti gli specialisti per fissare tutti gli appuntamenti. Ieri ho trafficato circa 4 ore per non mettermi comunque in pari: Signora, insomma, sta ingigantendo il problema, tutte le casalinghe vanno in ansia perché le cose non finiscono mai, e anche tutte le Mamme che lavorano.
Già, dimenticavo Quelli Che Sanno. Solo che continuo a non ritrovarmi in questa situazione da loro delineata: si capisce, Signora, è tipico delle sindromi ossessive non riuscire a guardare oltre alla propria paranoia.
Sarà. Fatto sta che non mi sembra di rientrare nelle Mamme Che Lavorano, come, per altro, Quelli Che Sanno mi fanno notare tutte le volte che mi fissano un appuntamento tra capo e collo, tanto Lei è a casa.
Nello stesso tempo, non mi pare che sia da casalinga passare ore e ore ogni giorno a occuparsi di scartoffie e appuntamenti.
E torniamo al punto di partenza (sì, tipico anche questo delle sindromi ossessive): sarà che ogni anno compiamo 25 anni, fatto sta che le cose che facciamo le abbiamo già ridotte all’osso, eppure riusciamo sempre a ridurle ancora. Attenzione: non sto dicendo che non si va al cinema o a tagliare i capelli, operlacarità. Dico che non ricordo l’ultima volta che ho impastato la pizza (ma si vive anche senza pizza), che ho lavato i vetri (che non sono trasparenti ma basta tirare le tende), che ho passato 5 minuti seduta semplicemente a mangiare, che ho tagliato via il basilico della stagione passata (che invece è ancora lì da ottobre, come la salvia ornamentale, l'oleandro non più potato che se non lo si mette a posto non potrà fiorire, ma tanto non dà fastidio, e si vive anche senza fiori), che abbiamo scelto da anni e anni  di dormire l’inverno con il piumone invece che con mille coperte (che non stiamo già dietro alle lavatrici normalmente, con Fabullo che implica 3 cambi completi al giorno, 5 o 6 asciugamani quotidiani, più varie ed eventuali: e quindi nemmeno per una volta all’anno si può impegnare una lavatrice per una cosa sola, meglio tante copertine che infilo una alla volta nei lavaggi; ma non importa, c’è chi non ha nemmeno quelle, noi siamo al caldo).
Insomma, tutte boiate, sulle quali si può tranquillamente andare oltre per fare le scartoffie. Solo che non finiamo mai lo stesso, e quindi cominciamo a fare fatica a decidere di tagliare ancora delle cose da fare, perché non ce ne sono quasi più. Tagliare ancora le ore di sonno è durissima, a quelle seduti a tavola abbiamo già pensato da un po’, perché sono dedicate a Fabu, noi procediamo a turni mentre si prepara o sprepara. Ma con grande classe, perché, quando qualcuno ci vede, riusciamo a non far sì che nemmeno se ne accorga.
Quindi, appunto, abbiamo dormito sopra al nostro essere inadeguati e non è servito a nulla, perché stamattina le cose sono ancora tutte lì e noi non siamo più brillanti di ieri.
E allora per fortuna che Fabu può andare a scuola, perché non me li ricordo più i tempi in cui la domenica gli facevamo fare le gite per fargli imparare delle cose belle.
E basta. Vabbè, mi sarò svegliata noiosa, sarà l’eclisse di luna.
Però non è vero che si vive senza fiori: perché questa mattina è fiorito il bulbo di giacinto della PAOLA, che vuol dire che abbiamo anche fiori freschi in casa. È rosa, profumatissimo.  E quindi iniziamo a lavorare. Pardon, a non lavorare. Mah, ditemi voi se uno non va in crisi di identità.
Buona Giornata.
Angela

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Angela hai proprio ragione. I nostri figli crescono e crescono i problemi e crescono gli anni sul groppone. Anche io e marito sembriamo due zombie ci sentiamo addosso 90 anni non riusciamo più ad uscire con Sara come una volta perché pesa di più è più complicata da gestire in bagni che non siano i nostri viaggiare a lungo la stanca da morire....e così togliamo anche un sacco di cose a suo fratello il che è angosciante. Riusciamo ad andare avanti giorno per giorno ed è già tanto e meno male che mio marito lavora e quindi abbiamo una casa calda e da mangiare.
Buona settimana e sempre avanti!!!
Barbara mamma di Sara

Paola ha detto...

Io non so che scrivere mamma mia
Angela, Barbara e tutte le altre mamme Isteriche speciali .... non so che dire veramente se non che vorrei abbracciarvi tutte quante perche' il solo immaginare quello che e' il vostro NON LAVORO mi fa spezzare il cuore
Come mi fa spezzare il cuore leggere Barbara che dice "togliamo un sacco di cose a suo fratello .. ed e' un altro lato della medaglia di immenso sacrificio e dolore che dovete sopportare
E quando si legge che nessuno tra quelli che sanno o tra quelli che potrebbero far qualcosa fa nulla per non solo supportarvi ma anche solo capirvi... mamma miaaaaa santissima......
FORZA FORZA FORZA
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ABBRACCI E BACI A PIOGGIA PER TUTTE LE FAMIGLIE SPECIALI
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e FORZA FABIO CHE SIA UNA SETTIMANA SCOLASTICA POSITIVISSIMA
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mammadoni ha detto...

Forza mamme ...e papà ovviamente isteriche/i (e forza fratelli/sorelle!!!!!)
Forza Fabullo bello e di buon umore :-)
Dai vogliamo vederti sempre così
Forzaaaaaaaaa
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Nonna Roby ha detto...

Anch’io vorrei abbracciare le mamme ed i papà di ragazzini disabili, un abbraccio grandissimo, non potendo purtroppo dare alcun tipo di aiuto! E un abbraccio anche ai fratelli ed alle sorelle di questi ragazzini: anche per loro l’esistenza non è facile. Forza, forza a tutti!!!!
Baci e bacetti <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<
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BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA FORZA!!!!
SEMPRE SEMPRE SEMPRE AVANTI !!!
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Anonimo ha detto...

Viva Fabullo contento con gli amici!
Per Angela un'eclissi --> https://apod.nasa.gov/apod/ap190120.html
No la Luna non c'entra ... Magari dipendesse tutto dalla Luna ...
Forse Angela non avrà tempo di vedere il video ma basta il pensiero ...
Forza Fabullo!
Salvatore A