mercoledì 9 gennaio 2019

Sospesi e anche sospensivi.

Siccome che condividere va tanto di moda, ci tocca adeguarci e quindi vi conto una meravigliosa storia che riguarda tutta questa benedetta faccenda della mitica riforma  del Terzo Settore. E ve la conto ridendo, in questo preciso momento, perché mi gira per dritto, sarà la luna.
Allora: entro agosto bisogna adeguare gli statuti. Ci sono una serie di norme inderogabili che devono essere presenti sugli statuti per essere, appunto un Ente del Terzo Settore, un ETS: finalità, bilanci trasparenti, eccetera. E ci  sembra che sia già tutto, per fortuna ci si era lavorato tanto su questo statuto e alla fine è stato giusto così.
Però arriva la parte migliore: si diventa ETS con l'adeguamento degli statuti che vanno poi depositati con l’iscrizione all’albo, che però non c'è ancora. Una delle norme inderogabili per cui bisogna adeguare gli statuti è la citazione della nuova legge (mentre invece ora si nomina la 460 delle onlus, che prevede anche il relativo albo di iscrizione), la nuova denominazione di ETS e la corrispondente categoria.
E qui viene il punto eccelso : erano state elencate nei vari decreti legislativi le nuove categorie, parecchie, dicendo chiaramente dove inserire altri tipi di associazioni (come le OdV, organizzazioni di volontariato, che si riferiscono ad un'altra legge che non è la 460), ma non era assolutamente chiaro dove andassero infilate le onlus, che non sono mica poche.
Tutti gli enti che si occupano di no profit hanno pubblicato delle linee guida in cui si diceva chiaramente che la dicitura onlus sarebbe scomparsa e si sarebbe rientrati, quindi, in altra categoria.
Quale categoria, mistero. O almeno: pensavamo fosse un mistero per noi, notoriamente ciucci, non all'altezza della situazione. Però mi sa di no, mi sa che in tanti hanno fatto la stessa domanda.
Perché il 27 dicembre è stata pubblicata una nuova circolare ministeriale che affronta, appunto l’argomento. E torniamo al Siccome che è di moda condividere, di cui sopra.
E quindi vi metto qui la frasetta spettacolare che spiega tutto:

Le Onlus dovranno continuare a qualificarsi come tali e inserire negli statuti l’utilizzo dell’acronimo Ets attraverso clausole sospensive condizionate al rispetto dell’adeguamento stesso e all’iscrizione al registro.

Vero che è bellissima? Uno si sente confortato, le clausole sospensive hanno un che di meravigliosamente leggero, allargano il cuore, rassicurano, uno dice: ecco, tanti dubbi, e invece guarda, poche parole chiare ed è tutto così semplice!!! Mi sento sospesa come una clausola!
Insomma, ve l’ho detto che questa mattina mi sono alzata con la luna per dritto; oppure sarà la luce, che fa un freddo becco ma è già tutto luminoso, Luana lo aveva detto che i giorni si allungano; oppure sarà questo thè bianco alla vaniglia che più buono non si può. Ecco, i motivi per sorridere saranno quelli lì: perché mi risulta proprio difficile tirar fuori allegria dal chiarimento ministeriale.
Al limite, da questi impicci burocratici chiari a me quanto la teoria dei frattali, invece che l'allegria vien fuori l'allergia.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Fantastico, non mi meraviglia. Per crear confusione ed ambiguità ne inventan di tutte. E aspetta, mica è finita, da qui ad agosto sai quante altri consigli dispensativi o chiarimenti tireranno fuori. Uno più controverso dell'altro.
Andiamo avanti

Forza Fabio!!
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BOOG ha detto...

SEMPRE AVANTI!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Inventata nuova lingua, il “burocratese”!!! Poveri noi, povera Italia, come finirà?
Un abbraccio a tutti, ganascino a Fabullo!