martedì 8 gennaio 2019

Note romantiche.

Grazie perché avete speso un po’ del vostro tempo per la onlus: e in questo modo abbiamo raggiunto e superato i 10 euro, perché basta anche fare numero perché la piattaforma dia dei bonus. E, come dicevamo, non si mettono a posto chissà quali bilanci, ma, sicuramente, con 10 euro si compra più di un rotolo di neurotape, oppure i fogli per plastificare che usiamo per i lavori sull’attenzione e sul sistema visivo, oppure litri di bolle di sapone che sono uno strumento fondamentale nella rieducazione dei piccoli, oppure gommapiuma da tagliare per modificare sedute e appoggi. Insomma, GRAZIE!
Oggi ve ne conto una di quelle meravigliose, che mi arriva fresca fresca dalla nostra Amica, la ragazza del campanile di Giotto, che oggi frequenta una prestigiosa facoltà torinese a cui accedono studenti da mezzo mondo.
Riassunto: malattia degenerativa del sistema nervoso periferico, che sono i nervi. Questo vuol dire che il cervello è sano come un pesce e sono i muscoli a non funzionare e ad essere debolissimi o paretici. Atleta di nuoto paraolimpico pluripremiata. Insomma: diventa impossibile dire che sia un’Isterica. Usa la carrozzina elettrica e può alzarsi per fare piccoli spostamenti aiutata. Non può usare le mani se non per minime cose, con le dita in una posizione fissa e si aiuta con i polsi, ovviamente è molto brava.
Tasto dolente: nella brillante facoltà torinese chi ti aiuta ad andare in bagno?
Allora: l’assistenza comunale arriverà a febbraio, forse. E le lezioni sono cominciate a ottobre; tra l’altro a febbraio c’è la sospensione per gli esami.
E quindi? E quindi non c’era soluzione. Lei ha spiegato che ha bisogno di qualcuno che la aiuti a fare il passaggio sul wc, un aiuto minimo ma presente, e che la aiuti a tirare su e giù, perché con le sue mani è impossibile, soprattutto se deve agganciarsi in qualche modo per stare in piedi.
Ha anche spiegato che l’unica alternativa era farsela addosso o rovinare a terra. Cose che finiscono sui giornali, non è che la brillante facoltà o il comune fossero tranquilli e contenti: ma diventava anche difficile dirle di starsene a casa o mettere il pannolone, anche se ce l’avevano sulla punta della lingua. Roba da giornali comunque.
La soluzione l’ha trovata lei. Ha visto che il bagno migliore è quello dell’infermeria, dove almeno un’infermiera è sempre presente. Per cui ne ha parlato e le infermiere sono disponibili ad aiutarla e la faccenda si è risolta.
Ma certo, dicono Quelli Che Sanno, è chiaro che si sarebbe risolta così, non è che i supporti assistenziali manchino. No, certamente.
Solo che le infermiere per fortuna hanno accettato, in quanto Brave Persone, perché non farebbe parte delle loro mansioni.
Se volete vi racconto le discussioni penose, pietose, vergognose che avvengono nelle scuole dell’obbligo o nei centri-posteggi diurni tra i vari livelli di operatori per portare in bagno bambini e ragazzi: mai nessuno è abilitato. Che è anche vero, ma quei bambini e ragazzi non arrivano in quei contesti piovuti dal cielo come incantevoli meteore: c’è solitamente un preavviso, magari di anni. Per cui la possibilità di organizzarsi è qualcosa di tangibile.
Solitamente, se il bambino in questione, o ragazzo, non parla, si può arrivare a dimostrare che è vero che la Mamma Isterica racconta che non se la fa addosso, ma non è proprio così, è che la mamma lo vorrebbe tanto, e allora mettiamo un bel pannolino, va bene, signora? Così una volta al giorno passa di qui qualcuno di abilitato e lo cambia.
Poi, chissà perché, iniziano infezioni urinarie ricorrenti e permanenti che non c’erano mai state: Signora, è normale, è l’evoluzione.
Le Madri Isteriche  leggono e chinano la testa.
Rinnovo un appello a tutti, anche a Quelli Che Sanno: se per caso decidete di diventare handicappati (non si dice non si dice! Pazienza pazienza!), scegliete di perdere da subito il controllo sfinterico, cioè di farvela addosso: risolvete subito a tutti un sacco di problemi.
Che romanticismo, mia cara, dice LA PAOLA, bevendo thè matcha che fa tanto bene.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo col sangue. Sara da sempre porta il pannolone solo a scuola perché mai nessuno è abilitati a cambiarla o a tirarla su e giù per tale operazione e da quando ha il ciclo vai allegramente di cistiti.
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Che immensa tristezza....
non trovo le parole
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Forza ragazzi, Forza genitori
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mammadoni ha detto...

Forza mamme 'isteriche' forzaaaa
Dai guerriero vogliamo rivederti in Onlus
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Fooooooooorza Fabullo!!!!!!!!!!