L'aria pulita.

Certo che se Giovanni di persona personalmente mi dice che posso anche chiedere, solo per stavolta, un blocchetto di buoni in più, un poco mi rassereno, ecco.

Anzi, faccio che usarne uno: e vi conto che, non so come sia per voi, ma quello che manda a ko la sottoscritta è la stanchezza post giornate nere. Cioè: uno ha dei pensieri tetri, di quelli paludosi appunto; poi magari si cerca anche di pensare ad altro, però l’aver portato sulle spalle quel pensiero lì per un po’ lascia le ossa tutte rotte, ma peggio che dopo la salita alla Testa Grigia per intenderci, e il tutto dura un po’ di giorni.

Chissà. Forse perché sulla suddetta Testa Grigia l’aria è limpida e trasparente, mica cupa. O forse solo perché sono una piaga e la faccio lunga, lunghissima, basta scaricarlo ‘sto zaino di pensieri pesanti. Mi sto impantanando ancora, tanto per cambiare. Però secondo me rende l’idea, no? Quando uno ha il cuore che non respira, perché l’aria è pesante e tutto si affatica, anche le sopracciglia, non parliamo poi delle clavicole. Che cosa c’entrino le clavicole con le sopracciglia, poi, mia cara, dice LA PAOLA.

Facciamo che in questo esatto momento vi racconto una roba divertente che avevo dimenticato, parallela ai geroglifici matematici, Dio salvi l’Andrea.

Oltre appunto a parlare di improponibili canotti a 88 euro (ma perché un canotto, perché??? è che non riesco a cogliere l’essenza della situazione….) i ragazzi stanno preparando delle coperte per raccogliere fondi per l’Unicef, ciascuno ne fa un quadretto. E come sono fatti i quadretti???? Ta daaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! All’uncinetto!!!!! Per cui l’altra sera dopo lo smarrimento da canotto, da cui non sono mai riemersa, ho avuto il mio grandissimo momento di gloria con tre maglie alte e due catenelle, quattro quando devi fare l’angolo.

E che quelli del canotto si arrangino.

Buona giornata.

Angela