Funziona così.

Funziona così (funziona rimane una parola importante!!!): che andiamo di nuovo in Polonia e partiamo il 20 giugno per essere là il 22. È un altro centro,  più vicino al confine tedesco, anche perché in quello dell’anno scorso non abbiamo più trovato posto. E’ di nuovo un posto in cui far fare a Fabullino delle cose diverse dal solito, come acqua e cavallo e con tanti altri bambini, cercando sempre di farlo essere un pochino contento.

Ci rimarremo sempre per otto settimane, con la solita scelta di fargli fare un periodo lungo per prendercela con calma in modo che ne valga la pena: in modo che abbia il tempo di smaltire il viaggio, con tanti giorni di lavoro in modo che se un giorno è stanco si possa riposare e basta.

Però: la Michi voleva tanto andare in colonia. A Bellaria, nel periodo organizzato dal Comune per i bambini di questi paesi qua intorno. Ovviamente partenza il 24 giugno. E in effetti è una bella occasione per farle fare una vacanza, per mandarla al mare, per passare un periodo insieme agli altri ragazzini, eccetera eccetera eccetera. E con dei costi che non hanno paragone, grazie proprio alla convenzione che però vale solo in quel turno lì.

E quindi. Partiamo il 20 per la Polonia con Michi che rimane a casa. Il 22 siamo arrivati in quel posto lì e intanto la Michi va con la sua insegnante a fare una gara di endurance. Il 23 Fabullo comincia le terapie e Paulo Aimo Polacco parte subito la mattina per tornare in Italia. Il 24 mette la Michi sul torpedone vociante con gli altri ragazzini. Dopo 10 giorni la Michi torna, il 4 luglio. Il 5 luglio viene messa sull’aereo da sola e andiamo a prenderla a Berlino, che tanto è vicino ed è tutta autostrada. E rimaniamo in Polonia fino al 16 agosto, con Paulo Aimo Viaggiatore che ci raggiunge il 10.

In Germania, se riusciamo, ci andiamo solamente per fare i tutorini, perché il rapporto qualità prezzo per le terapie è migliore in Polonia. Fabullino sarà assai perplesso nel rimanere 10 giorni senza la Michi, però in effetti la colonia è una buona cosa per lei. E ci sarà comunque il nostro amichetto, che metterebbe di buon umore anche i sassi e Fabu è sempre felice di stare con lui a sentire i discorsi.

Mi gira già la testa, ammetto. Anche perché, banalmente, bisogna preparare i bagagli doppi: quelli per il mare (tutti marcati con il numero, ohhhsssì) e quelli per la Polonia per noi e per Michi che poi viaggia senza bagaglio. E io, ovviamente, non so nemmeno come sono girata. E ieri Fabullino ha fatto ammattire tutti quanti, senza tregua. Finchè ho chiesto ad Alessia: ma secondo te sta male, ha le crisi? E lei mi ha spiegato che, quando gli ha detto che se non la piantava si arrabbiava quanto una furia cieca (testuali parole), lui le ha riso in faccia. Quindi, forse, non stava male. E stamattina dobbiamo uscire prima delle otto per andare dai cardiologi: che non è drammatico come l’eeg, almeno si spera, ma faticoso che fa cadere le braccia sì. Se non altro perché si aspetta sempre dai 5 ai 12 anni per passare, o così sembra a noi.

E anche perché, ammettiamolo, non è proprio un posto che ci stia tanto simpatico per una serie di svariati motivi. Occhiali da sole e muri intorno per difendersi, per intenderci.

Buona giornata.

Angela