Siamo senza internet sul serio, non era uno scherzo, dal
temporale dell’altra sera.
Per cui si scrive ora, perché chi si è ferma è perduto,
tutto in chiavetta, e pubblicato più tardi con una connessione da qualche
parte. Connessione del pc, intendo, prima che LA PAOLA puntualizzi sulle
facoltà cerebrali.
Ieri Fabullo è stato bravo, quando ci vuole ci vuole e
stavolta va detto. Non ha pianto, ha lavorato bene, e con la tuta ha camminato
davvero benissimo, con dei bei passi lunghi e la gambetta sinistra che andava
bella dritta. Senza incrociare. Ulteriore dimostrazione che se i muscoletti non
tirassero lo schema motorio sarebbe proprio buono: sai che novità, non è
proprio una roba di oggi. Lo so, ma ogni tanto ho bisogno di scoprirlo di
nuovo.
Vuol anche dire che, probabilmente, dovremmo svegliarci a
tornare un po’ dall’ortopedico per valutare delle scelte: solo che lì ne
abbiamo poca voglia, perché potrebbe essere sentire parlare di rischi
anestesiologici, e se poi, anche perché tanto,
valutiamo pro e contro, al limite facciamo un po’ di botulina.
Facciamo che stamattina sono abbastanza contenta perché ieri
è stato bravo e, almeno per stamattina, non penso troppo.
Ed è l’ultimo giorno di scuola per i bambini del blog; che è
una delle sensazioni più belle della galassia, che sembra che il cielo sia
pieno di campanelli o forse sono nella testa, che tutti i colori sono più
brillanti anche se stamattina il cielo è coperto (e quindi la sottoscritta non
ha la scusa per stendere fuori secondo la Teoria del Caffè sul Patio), che non
ci vediamo per l’estate ma tanto ci rivediamo e adesso pensiamo solo alle
vacanze. Insomma, l’Ultimo Giorno Di Scuola, ce lo ricordiamo tutti.
Buona giornata.
Angela
2 commenti:
Forza SuperFabullo!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXx
Dai cardiologi tutto è andato bene: ottima notizia (abbiamo incrociato!!!). Oggi ultimo giorno di scuola, uuhh come lo ricordiamo tutti con grande gioia!!!
Per gli ammiratori di Gianni Rodari, e lo siamo un po’ tutti, copio una sua poesia significativa:
IL PANE
Se io facessi il fornaio, vorrei cuocere il pane così grande da
Sfamare tutta, tutta la gente che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole, dorato, profumato come
Le viole.
Un pane così verrebbero a mangiarlo dall’India e dal Chili
I poveri, i bambini, i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di
Tutta la storia.
Un abbraccio a tutti.
Posta un commento