martedì 24 giugno 2014

Gli sbaruàti.



Partiti con i grandi lavori. E’ stato il primo giorno e non so tanto cosa dire, eravamo tutti abbastanza sbaruàti.
Fabu nel vero senso della parola, nel senso che non l’ha presa proprio bene, fin dal nostro arrivo: forse perché pioveva tanto e ci sono 15 gradi e ha visto noi  moooolto preoccupati, forse perché non c’è Michi e non capisce perché si sia permessa di abbandonarlo in simili tragici frangenti. Si è un pochino riconciliato con il mondo quando ha visto degli amichetti italiani, per la serie: allora ho dei punti di riferimento, il mondo ha ancora un senso.
Per cui è partito piangendo come un ossesso con tutte le terapie, con la faccia del siete tutti brutti. Poi mamma usciva e tutto andava meglio. Anche se, così, mamma non saprà mai che cos’abbia fatto di preciso.
E poi dobbiamo prendere il giro, questo sì. Perché i ritmi sono sempre stranetti per noi: lavoro con qualche pausa fin dopo le tre, pranzo abbondante ma per forza a rate, a meno di mangiare tutto per merenda alle quattro. Che diventa un po’ così, soprattutto considerato che poi la cena è alle sei in punto. Per cui zuppa all’una, bistecca per merenda e via dicendo. Insomma, cerchiamo di capire come siamo girati.
L’altra cosa in cui dobbiamo capire come girarci è la logistica: il centro è su più livelli con delle rampe davvero belle, ad esclusione di quelle che vanno in sala da pranzo e in sala giochi: per cui ci vorrebbe la cremagliera da quanto sono ripide. Per cui verrebbe ad esempio voglia di stare sempre in stanza, che è davvero grande e accogliente. Ma vuol dire non stare con gli altri bambini: e allora arrampichiamoci, cercando di non ribaltarci.
Non abbiamo ancora esplorato l’esterno, perché il tempo non l’ha consentito ed è tutto molto ma molto fangoso.
Insomma, va sostanzialmente tutto bene, mamma è solo una piaga, dobbiamo smaltire il viaggio e prendercela con calma. D’altra parte lo facciamo apposta di stare qui per un periodo lungo, proprio per avere il tempo di sfruttare le opportunità senza impazzire. E pensare che siamo qui perché Fabu tiri fuori delle belle cose.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ben arrivati e buon inizio!
Siccome siete tanto lontani dal paesello natio, in un luogo dove si parla una lingua ostica, che si scrive in modo ancor più difficile, chiedo ad Angela un corso rapido di oriese.
Dicesi sbaruàto quel senso di ....
D'altra parte una consulenza linguistica è il minimo che si possa chiedere al più trullo dei blog!
Forza Fabullo!!!!!
Andrea PN

Paola ha detto...

Forza Angela... ci vuole il giusto tempo per assimilare tutti sti cambiamenti (a qualcuno bastano poche ore di sonno perso... figurati tutti sti km fatti, cambiamento di temperature, assenze importantissime, ecc... Fabullo e' piu' che giustificato, credimi)
Sono certa che nei prossimi giorni tirerà fuori carattere e impegno e vedremo i risultati.
Per ora... Buone giornate polacche!!!
Un abbraccio
XXXXXXXXXFORZAFABIOXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Le foto sono veramente belle, sia quelle di Fabu che quelle di Lipsia. E buone le vostre notizie: viaggio terminato bene anche se con pioggia torrenziale e temperatura bassa. I primi giorni sono di assestamento, di ambientazione dopo il viaggio, poi andrà tutto senz’altro meglio. Qui incrociamo per questo (XXXXXXXXXXXXXXX) e vi pensiamo con affetto.
Anche a Torino tempo instabile: si passa dall’afa al vento fresco e pioggia. Mah!