Le Meravigliose Ragazze.

Dio salvi le Amiche del blog che mi hanno fatto ridere tutto il giorno, e ieri ci voleva o come ci voleva.

Ed è vero che Luana c’ha 25 anni, è evidente; guarda lì come se la cava ai concerti, che strategia, che tattica. E secondo me è ancora lì che balla adesso, ne sono sicurissima, solo che è modesta e non ce lo dice.

Ma veramente la polizia penitenziaria ferma per i controlli? Il pensiero mi ha lasciato assai perplessa. Non lo sapevo proprio, non so voi. Ma voi dite che fosse tutto combinato? Che sapevano che Donna Paola era Donna Paola e così poi ci raccontava questa storia qui? E’ uno spettacolo!!! E’ che il dramma, in quelle situazioni lì, è dire la cosa sbagliata al momento sbagliato: tipo, ma cosa le viene in mente a lei di mettersi a fermare le macchine e di fermare proprio me? Come si permette? Ecco, che non era proprio ciò che andava detto. Però uno almeno lo pensa, no?

L’Andrea è uno avanti, niente da fare, lo sapevamo già. E sarà torinese tra un po’!!!! potrà portare i gianduiotti a mamma tutti i minuti, per esempio.

Insomma, Dio salvi queste Meravigliose Ragazze, perché davvero ieri non è proprio stata la giornata più positiva della storia della galassia. Ieri avevamo in programma la fisioterapia alle 14, poi ritorno a recuperare Paulo Aimo e ripartenza per Torino per andare a provare la carrozzina alle 18, perché io per Torino città non so guidare: e comunque lì bisogna andare in due, tra posteggi non trovati, carica e scarica.

Quindi: in fisio è andata un pochino così, non proprio bene, perché adesso che sta sempre seduto la differenza si vede eccome. Basterebbe organizzare più sedute di fisioterapia settimanali, invece che solamente due. Almeno ancora un’altra, o altre due, visto che abbiamo sospeso la logopedia. E invece si sta qui  a bamblinare, parlo per la sottoscritta, chiaro. Non è mica solo il caldo, è proprio piagaggine, impantanamento, impaludarsi con le proprie mani, per poi lamentarsi che va tutto male e, appunto, sentirsi poi in colpa, quando basterebbe darsi una sveglia.

Poi siamo andati per la carrozzina, ci ha raggiunti anche la terapista Cecilia. E non è proprio andata bene, non c’è niente che funzioni: non ci credo più che tanto era solo una prova, bisognava vedere e adesso mettiamo tutto  a posto. Cadeva da tutte le parti, le spinte erano troppo basse, un disastro. Adesso fanno le modifiche, comunque temporanee per poterci trafficare ancora,  giovedì Cecilia Santa Subito va a recuperarla e la porta in onlus, la proviamo fino a lunedì quando il tecnico viene a riprendersela. Per di più Fabullo ha dato di testa, non sappiamo bene perché, sembra abbia avuto una botta  di mal di pancia, magari perché fuori c’erano mille gradi e dentro era fresco, che ne so, urlava che sono venuti tutti a vedere cosa capitava, così abbiamo provato a portarlo in bagno e ha continuato ad urlare che davvero stava arrivando anche la polizia penitenziaria, quella di La Spezia, e così sulla carrozzina ci siamo persi, per fortuna c’era Cecilia; e poi siamo usciti che il negozio stava chiudendo e io ho dimenticato lì la borsa e meno male che non erano andati via tutti, mammasantissima. Non lo so, mi viene da dire che facciano loro, che dicono che non si può fissare bene se non lo si inclina all’indietro, e poi lui spinge sempre di più per raddrizzarsi ma è il suo quadro e non c’è niente da fare, ma basta.

Ecco, tutto lì. Lamentazioni pure e semplici, perché poi, per esempio, non ho mica detto ai terapisti che di prendermelo oggi. No, no, oggi stiamo fermi a casa a fare le cozze.

Vabbè. Però oggi tagliamo i capelli: e la parrucchiera, anche lei Santa Subito, viene direttamente a casa alle undici, così non dobbiamo muoverci sotto il solleone, l’avrei baciata quando me l’ha proposto.

Buona giornata.

Angela