Alibi per la piagaggine.

Stiamo aspettando l’infermiera dell’asl per il prelievo domiciliare: controllo dei dosaggi e la pediatra ha attivato il servizio per non farci impazzire con gli spostamenti, i posteggi, il freddo della prima mattina eccetera eccetera.

Più che altro proprio stamattina, quando ieri sera siamo tornati da Biella alle dieci meno un quarto: d’altra parte le ragazze hanno lavorato fino alle otto mezza, più il quarto d’ora per salire in macchina, più il viaggio.

Fabullo ha cenato lo stesso ed era di buon umore, però stamattina lo avremmo lasciato riposare. Oppure, più probabilmente è un alibi, e siamo noi che non siamo tanto per la quale nell’affrontare incontri a quest’ora!!! Come dire: per mettere su la faccia di ordinanza ho bisogno di più tempo!!!!

Le terapiste con il tutore sono state bravissime: hanno veramente pensato e ripensato e lavorato e rifatto tutto per aprire questo benedetto primo metacarpo, che sarebbe la ciccia alla base del pollice. Ed ero proprio contenta: poi però siamo tornati a casa e, quando lo abbiamo tolto, ho rivisto ‘sto pollice malmesso: e non abbiamo capito se era messo bene e si è spostato quando lo abbiamo tolto o se invece non funziona e basta. Più che altro perché dopo un po’ fa male, e si limita il lavoro in appoggio che vorrebbero fare i terapisti, anche per sfruttare la possibilità di estendere il gomito.

La verità è anche che dovremmo programmare un lavoro più intensivo, per non buttare via l’intervento ortopedico, e in questo momento non ne abbiamo le risorse fisiche, davvero.

Ok. Facciamo che non ci pensiamo in questo esatto momento, che siamo qui con il cancello aperto e pronti ad alzare Fabullo al volo. Poi andiamo a scuola e nel pomeriggio andiamo per il benedetto collaudo dei tutorini dei piedi: ieri li abbiamo messi solo al pomeriggio per andare a Biella e a sera aveva dei bei segni. Però davvero spero di togliermi il collaudo: tanto è una partita persa, in cui possiamo solo mirare a far passare un anno per averne nuovi gratis, sperando nel frattempo di incontrare qualche realtà italiana per cui valga davvero la fatica di spostarsi, perché, appunto, sarebbe gratis. Ma che ne valga la pena sul serio.

E, sempre nel frattempo, valutare che decisioni prendere per questi piedini, se muoverci autonomamente: però non è un pensiero affrontabile stamattina, giuro. Troppo stanchi, troppo demotivati di fronte alle solite vecchie storie. Lo so che sono piaga, ne prendo atto, mi pento e mi dolgo, ma veramente l’argomento ortesi mi manda sempre nello sconforto più totale.

Vabbè, diciamo che sarà il sonno. Però ieri le terapiste di Biella, che davvero sono brave, è quella mano che è complessa e anche l’ortopedico ha sempre detto che poteva essere necessario un ulteriore lavoretto di correzione; dicevo, le terapiste di Biella, che non vedevano Fabullo da due settimane, ci sono rimaste perché davvero era un altro bambino.

Buona giornata.

Angela