Stavolta per davvero.

Oggi, per davvero, è lunedì, e per davvero, giuro, cominciamo la scuola. Praticamente quasi a metà maggio, praticamente dopo un anno di vacanza scolastica che è durato 11 mesi, noi oggi davvero rientriamo a scuola come quelli che fanno sul serio, con un orario completo.

Siccome che dobbiamo guardare il bicchiere sempre pieno, perché così dicono i saggi, apprezziamo queste settimane, poche, che ci restano: almeno Fabullo vedrà i suoi amici per qualche giorno, prima della lunga pausa estiva. Quindi oggi giornatona, e poi andiamo anche in fisio.

Chissà che bello camminare alle Cinque Terre, davvero, chissà che colori dipinti, che sembra tutto di smalto, cielo mare casette. La Michi è andata in gara, ed è tornata vincente, nel senso che ha fatto il netto e ha passato una giornata con i cavallini e gli amici del maneggio: è tornata stravolta, di un colore indefinibile per la quantità di polvere che aveva addosso, ma felice. Fabullo ha riposato senza ritmi ed orari, è stato un pochino in giardino a fare il pieno di primavera: con tempismo assoluto visto che oggi piove. Noi gli siamo stati dietro e basta, barcamenandoci ma va bene: in questi giorni stiamo festeggiando il nostro primo mese consecutivo senza ospedale, e Dio solo sa quanto lo stiamo apprezzando. Non è bello abbassare la soglia dei desideri, non è bello accontentarsi, non è probabilmente nemmeno giusto: ma stavolta li freghiamo noi i saggi, con il mitico ribaltone di frittata. E diciamo che non ci stiamo accontentando, ma assaporando le piccole cose (eh? Roba da manuale!): ci godiamo il poter dormire senza contare i minuti che mancano alla pompa che suona e che va cambiata; il poter entrare in bagno senza che qualcuno ci bussi perché c’è la signora delle pulizie, l’idraulico, l’elettricista, il cambio medicazione; l’avere una tisaniera; la mitica soddisfazione di attaccare la lavatrice, che è tutto dire. Ecco, se tutto va festeggiato, noi siamo i primi a farlo.

E poi vogliamo sapere com’erano i tacchi di Donna Paola, se era roba talmente vertiginosa che ci voleva la patente per camminarci sopra.

Buona giornata.

Angela