In fase di recupero.

Riposo ad oltranza per tutta la giornata, e ci voleva: avendo raggiunto i 26 anni ammetto che i recuperi sono più lenti. Sostanzialmente si fanno periodi da manicomio con due ore di sonno al giorno e nemmeno di seguito; poi basta una volta in cui si torna tardi e si cambia ritmo che si diventa degli stracci. Vabbè. Saranno gli arretrati, che non so ben quando si compenseranno, però.

 Fabullo contento ma anche stufo, sarà sicuramente felice di andare a scuola domani: speriamo solo che duri, perché siamo tutti belli raffreddati, allineati alla media nazionale.

Ancora un pochino pallidino da naso pieno, ma la prontezza dei ragionamenti e delle richieste è veramente incredibile. È di una rapidità impressionante: sarà che è stato malissimo praticamente un anno e non ce lo ricordavamo più, però è davvero sconvolgente.

Le crisi si sono di nuovo assestate a prima di quest’ultima tareffaggine: le notti ci sembrano di nuovo meglio, per il momento i risvegli sembrano da naso chiuso. Nella giornata ci sono pochissime crisi lunghe, che speriamo calino nuovamente; poi ci sono sempre troppe crisi da ammiccamento, ma tante: al momento sembrano non autoalimentarsi troppo, non sembrano subentranti e continua a vedersi un netto limite tra una e l’altra. Lo infastidiscono tantissimo, ma quando non ci sono è appunto davvero brillante.

Oggi si prosegue con il recupero energie, senza nessun impegno, a parte mangiare lavarci vestirci fare l’areosol ricordarsi tutti i farmaci e discutere un’ora per ingurgitarli: non pensare non pensare non pensare. Staremo sicuramente in giardino ad ascoltare il cucù, guardare le lucertole, fare un pochino le comari, i mughetti aspettano ancora, forse sarà la volta buona, chi lo sa.

Buona giornata.

Angela