La dottoressa ha fatto una valutazione precisa, ha scritto
tutto, e poi non ha autorizzato i tutori: a questo punto abbiamo apprezzato. Nel
senso che il nostro incubo era dover tornare mille e trecento e volte per
verificare dei continui aggiustamenti. Meglio dire che il tutore non è di base
adatto a Fabullo e ripartire da capo: insomma, è coerente, considerato i costi
che la faccenda ha per il sistema pubblico, che poi saremmo tutti noi.
Quindi si riparte da capo: oggi, intanto, li vede la
terapista Cecilia, perché andrà a scuola
per pianificare il lavoro con le maestre per mettere Fabu sullo standing,
sfruttando le ultime settimane. Che per noi ogni giorno è importante.
E quindi decideremo cosa fare per rifare questi tutori. Dobbiamo
ammettere di essere abbastanza sereni: non so nemmeno se è rassegnazione,
troppa stanchezza, o tranquillità del dire che i terapisti valuteranno e ci
aiuteranno a capire. O forse è solo che ieri sera, tornando a casa, ho trovato
il diluvio universale e abbiamo scaricato Fabu senza bagnarlo, ma penso che le
scarpe le asciugheremo il prossimo anno o giù di lì: e allora uno ha talmente
apprezzato di mettersi dei vestiti asciutti e di stare al caldo, cogli l’attimo
e apprezza la bellezza delle cose, che non siamo nemmeno andati nel panico. A pensarci,
che fatica mammasanta: fatica anche per cercare di non diventare matti. Sono certa
che i saggi hanno le risposte, la comprensione, il cammino evolutivo, l’esperienza
che ci rende migliori: però noi non siamo saggi, mi sembra chiaro, e poi credo
che sia più semplice sentirsi luminosi nel comprendere che non sono le borse di
Prada a dare la felicità e nello spiegarlo agli altri.
Uuuhh, che antipatica stamattina.
Buona giornata.
Angela
6 commenti:
La felicità è ben altre cose che la borsa di Prada.
Forza Fabullino!!!!! Peccato che la scuola stia finendo!
Per altri è una manna vedi mio figlio e altri 2 milioni di studenti, ma per te è un vero peccato.
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Forza super fabullo !!!!!!
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Forza super fabullo !!!!!!
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Forza Fabullo!!!
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BOOG
No, la felicità non è avere le borse di Prada, o quelle di Borbonese a Torino, ma nelle cose piccole, a volte piccolissime: un fiore che sboccia, un bel tramonto, una persona amica pronta ad aiutarti nel momento del bisogno, una parola di conforto!!!
Un abbraccio a tutti, ciao Miky, ciao Fabullo
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La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.
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