venerdì 8 marzo 2019

Buon 8 marzo.

La terza puntata mette insieme tutto. Per raccontare ciò che le Madri Isteriche (Padri/Mogli/Mariti) fanno a partire da ogni singola mattina per arrivare ad ogni singola sera, il tutto condito con notti che non sono un riposo.
Partendo dal più classico dei commenti: e anche dal più logico quanto comprensibile dei commenti.
Che è: è impossibile, non può essere sempre così, dovete farvi sentire, queste cose si devono sapere, perché non andate sui giornali, in tv, alle Iene, in tribunale, a Strasburgo, eccetera eccetera?
Riposte: ovviamente queste cose si sanno benissimo. Ovviamente  le Madri Isteriche passano le giornate a conferire in vari modi con Quelli Che Sanno: nella figura di istituzioni sanitarie di vario ordine e grado, o assistenziali, o scolastiche. Il pensiero è: molto bene, vediamo come verremo fregati oggi. Perché tanto va a finire così: ci sarà una legge che tutela e un cavillo, piuttosto che un incompetente, piuttosto che un inefficiente, che porta alla fregatura.
Ma Signora, suvvia, è proprio una fissa questa, la solita ossessione, la mania di persecuzione, dicono Quelli Che Sanno, l’insoddisfazione per la vita che non è quella che vorreste.
No. Piantiamola. Sono dati. Numeri.
Tutte le famiglie dei disabili gravi dicono esattamente le stesse cose. Allora: o siamo un paese con qualche problema in questo settore; o siamo un paese con un’incidenza di malattie psichiatriche abnorme, se tutte dico tutte queste famiglie hanno una sindrome ossessiva con tendenza alla menzogna per essere compatiti e amati.
Prendiamo atto che è un’idiozia totale.
Scatenare le tempeste mediatiche funziona, è assodato: perché Quelli Che Sanno, soprattutto a livelli dirigenziali, temono non che il loro servizio non eroghi le prestazioni per cui esiste, ma che si venga a sapere. Signora Non Dica, sempre per tirare le somme e chiudere il cerchio. Per cui il primo sforzo è impedire le lamentele.
Poi la tempesta mediatica capita: leggiamo periodicamente sui giornali o vediamo in televisione o sui social lo sfogo/denuncia di qualche famiglia esasperata. E Quelli Che Sanno lì sono obbligati a rispondere: ovviamente parlando di incomprensioni, problemi di comunicazione, massima disponibilità. Quasi sempre ci si mette una toppa. Per quella volta lì.
È questo il punto: per quella volta lì.
Perché la tempesta mediatica non si può scatenare tutti i giorni,  per svariati motivi.
Il primo è che in questo mondo, in cui le notizie corrono troppo in fretta, rimangono superficiali e non vengono approfondite, non si possono dire sempre le stesse cose anche se non cambiano mai. Chi le legge si stufa di leggerle, e quindi chi le pubblica smette di pubblicarle.
Il gioco è fatto: si passa dalla notiziona etica alla banalità, e la Madre Isterica ma Eroica si trasforma in un personaggio estremamente noioso, che dice appunto sempre quelle.
L'altro motivo per cui le tempeste mediatiche sono tutto sommato rare, considerato che queste situazioni sono centinaia al giorno, è che le famiglie devono sopravvivere, e, se ancora non lo sapevate, vi racconto che le vendette grette e meschine esistono.
Per cui, se per quella volta ci si mette una toppa, fidatevi che la volta dopo che capita, a distanza di un giorno e non a distanza di decenni, poi sono guai.
La Madre Isterica si alza la mattina sapendo già, appunto, che verrà fregata e Quelli Che Sanno si organizzano per essere preparati a fregarla: in modo da farle passare la voglia di essere sempre noiosa. Beati voi, beati, che pensate che io esageri, mentre le Madri Isteriche chinano la testa.
Altro buon motivo per cui le tempeste mediatiche non ci sono tutti i giorni: perché le madri isteriche sono stanche morte e non hanno tempo. Insomma, il più banale dei motivi.
Che rappresenta, se vogliamo, anche un'efficace soluzione: se i servizi sono pietosi e le famiglie si devono arrangiare, significa anche che le famiglie non avranno tempo ed energie per lamentarsi dei servizi stessi.
E questo la dice lunga su quanto siano validi e affidabili  i vari questionari di soddisfazione. 9 su 10 non si ha il tempo di compilarli, oppure si temono ritorsioni.
E richiudiamolo questo cerchio: il famoso  questionario, che non dice nulla, verrà utilizzato a documentazione di un progetto che non serve a niente, se non a sostenere chi il progetto  lo presenta. Vero che tutto torna?
Poi ci sono altri meccanismi dolorosi, che si sono amplificati in maniera veramente triste, per chi li subisce, con i social: esattamente come capita per qualunque altro argomento.
Questi meccanismi riguardano sostanzialmente la guerra dei poveri: che coinvolge le famiglie che vivono diversi gradi di disabilità. Per cui le famiglie dei disabili che sono veramente disabili, che vuol dire che possono fare tutto solo in modo diverso, dicono alle famiglie degli handicappati (così ci capiamo) che però non ha senso che i loro figli gravi occupino così tante risorse, ad esempio scolastiche, che così mancano ai disabili brillanti. E che quindi, paradossalmente, sarebbe meglio che non esistesse la scuola inclusiva: ma che tornassimo alle scuole speciali.
Capite la tristezza? Sarebbe meglio non avere una magnifica legge, che tutto il mondo ci invidia, piuttosto che pensare di farla funzionare come dovrebbe.
È un pensiero assolutamente distorto, che può rientrare, appunto, solamente nella guerra dei poveri. Però è assolutamente comprensibile: quando si parla di sopravvivenza  e quindi di bisogni primari, è chiaro che ci si fa la guerra per un tozzo di pane, e che le soluzioni superiori ed etiche non interessano più a nessuno. Al colmo della follia, non interessano più nemmeno ai diretti interessati.
C'è un ultimo meccanismo veramente doloroso: il doversi sempre chiedere se si è matti o imbecilli, oppure se si viene semplicemente presi in giro.
A me personalmente capita quando vado a farmi fregare da professionisti che di per sé stimo e mi sono anche simpatici. All'interno di un incontro, queste persone mi dicono perché non si può fare qualcosa e perché non abbia senso chiederlo, perché in realtà tutto è   fatto benissimo, sono io che ho capito male, non siamo all’interno di quella situazione lì. Se fosse stata quella situazione lì, è OVVIO (Ahhhh!!!!) che sarebbe stata da pianificare in un altro modo. Ma questa è un’altra cosa, ha un nome diverso.
E io li guardo consapevole che mi stanno fregando attaccandosi a qualche cavillo e cambiando qualche nome alle cose. E tutte le santissime volte mi chiedo: ma voi vi rendete conto che io so? Che vi sto sorridendo e rispondendo amabilmente, apprezzando i vostri sforzi, perché ho bisogno di voi e non posso bisticciare? E perché so che mettendo giù così la faccenda mi state fregando e non posso obiettare?
In parole ancora più povere: ditemi che non credete che io sia scema. Ditemi che quando esco vi asciugate i sudori e sapete di esservi tolta una grana, ma che non pensate che io me la sia bevuta.
Ditemelo perché saperlo è fondamentale per mantenere almeno un minimo di rispetto e di consapevolezza per le proprie facoltà mentali.
Tutte le volte  me lo chiedo ma ovviamente la domanda rimane fra me e me.
E poi mi chiedo anche un'altra cosa, le volte in cui sto parlando con professionisti che appunto stimo e che penso che in altre condizioni lavorerebbero diversamente: ma non vi vergognate come dei cani, non solo a essere costretti a lavorare in questo modo, ma anche a non ammetterlo e a fare questo gioco distorto delle fregature,  fatto di rapporti falsi?
Non si farebbe prima ad ammettere il problema?  Non abbiamo risorse, abbiamo sbagliato, in un momento di grande difficoltà abbiamo pianificato male. Chiediamo scusa, cerchiamo di trovare un rimedio, perché è evidente che questa situazione è un’immensa boiata, oltre che un'immensa bugia.
Non potrà mai esserci soluzioni ad un problema che nemmeno si ammette.
Insomma, nella grande tristezza, passare per scemi è ancora più triste.
E basta, vi ho annoiato assai.
Buon 8 marzo.
Buona Giornata.
Angela

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo col sangue. Ci risparmio cosa stiamo passando con la scuola superiore quest'anno. Ci sarebbe da sporgere denuncia. Alle elementari avevamo sporto denuncia contro il Provveditorato che aveva arbitrariamente tagliato 8 ore di sostegno a Sara e il TAR ci aveva dato ragione reintegrando il tutto ma era stato unobsforzo immane tra tempo speso con avvocato spese sostenute e litigi con la dirigente scolastico. Dopo 8 anni siamo esausti non abbiamo le forze per ricominciare un iter legale. Ma devo dire che è una vera vergogna. Non può essere che le cose vadano bene in poche realtà felici, deve essere la norma che le cose vadano lisce e l'eccezione che vadano da denuncia. Ma non dico niente di nuovo, lo so. Un abbraccio alle donne del blog!
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

Buon 8 marzo a te Angela e a tutte le donne/mamme/nonne/amiche del Blog.
Che sia una buona giornata per tutte!
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A te Angela mando un abbraccio speciale peruna donna speciale.

Paola ha detto...

VERGOGNA!!!! ENORME VERGOGNA!!!
a leggere mi vergogno io al posto di certi personaggi... non so come possano far pace ogni sera con la loro coscienza mentendo, prendendo in giro spudoratamente il prossimo
Ma sono una donna d'altri tempi (spesso me lo dicono quando mi indegno su qualche cosa che ormai e' prassi, o faccio delle piccolissime buone azioni) non so bene quali siano questi altri tempi ma io vorrei che tornassero il prima possibile
FORZA ANGELA FORZA BARBARA E FORZA A TUTTE LE ALTRE MAMME ISTERICHE, UN BBRACCIO IMMENSO A TUTTE VOI ... DONNE SPECIALI E FORTISSIME
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FORZAFABULLO
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e che sia un fine settimana positivo e sereno per tutti
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Anonimo ha detto...

Sono in ufficio e non posso leggere, lo farò da casa.
Intanto auguri ad Angela, a Michela e a tutte le donne del Blog di Fabullo in particolare.
Forza Fabullo!
Salvatore A

BOOG ha detto...

Ha detto bene Donna Paola!!!
Non so come faccia certa gente a guardarsi allo specchio e dirsi "ho fatto il mio dovere""
BUON 8 MARZO DONNA ANGELA!!!
BUON 8 MARZO A TUTTE LE DONNE DEL BLOG!!!
FORZA FABULLO!!!
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Nonna Roby ha detto...

Anche da parte mia un grande abbraccio alle mamme isteriche, mamme di bambini/ragazzi con problemi vari, anche gravi!!!
Incrocio perché queste mamme trovino sempre la forza di lottare per far sì che qualcosa cambi in meglio XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
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Buona festa della donna e buon fine settimana a tutti
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