venerdì 15 marzo 2019

Tempo e spazio.

Ogni tanto, nel trottamento di ogni giorno, quello che fa arrivare a oggi piatti come delle sogliole, ho degli attimi filosofici: non degli attimi intelligenti? Dice LA PAOLA, che coglie l’essenza. Quelli no, dico io, e comunque, fedele al mio ruolo di Madre Isterica nonché bambasciona, non li ammetterei nemmeno sotto tortura. Magari è tutta colpa del giorno del pi greco.
Gli attimi filosofici, dunque. Per esempio, pensavo alla storia di una piccina con una malattia più che rara: la diagnosi è arrivata, tramite i nostri ospedali, da un centro di ricerca canadese, i casi in letteratura sono 3, in Italia è la prima. E, allucinante nell’allucinante, sembrava una mutazione casuale e invece si è visto che entrambi i genitori sono portatori dell’identica, nonché appunto rarissima, mutazione. Per cui si è ipotizzata una possibile parentela tra loro molte ma molte generazioni fa.
Ecco: la bambina è indubbiamente grave, non è che si possono fare tanti giri di parole. E, attimo di filosofia, sembra una storia che è partita forse secoli fa, e si è snodata tra tempi e esistenze, tra loro indipendenti e sconosciute, fino a questa bimba. E ditemi se uno non si ferma un attimo a pensarci, per esempio a quanto siano davvero indipendenti le esistenze nel tempo e nello spazio.
I Genitori di questa bambina non fanno una vita semplice, proprio per niente. E non sono sempre sereni e pieni di energia vitale.  E raccolgono fondi, in maniera seria e costruttiva, e stanno aiutando altri bambini.
Ecco l’altro attimo filosofico: Quelli Che Sanno troverebbero una serie di spiegazioni confortanti sul perché questa famiglia ne aiuti delle altre, soprattutto quando si ritrovano all’asl a litigare sulle solite menate tipo i codici di prescrizione: quindi i Genitori Isterici devono trovare una ragione di vita, signora mia.
Noi lasciamo Quelli Che Sanno a sapere, beati loro.
Invece nel mio attimo filosofico, tardocco, alla buona, riesco solo a pensare che una storia iniziata tanto tempo fa però sta muovendo il mondo in qualche modo. Pensare al perché, e a cosa sarebbe giusto, o per la carità.
Buona giornata.
Angela

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

La storia che racconta Angela ha senz’altro dell’allucinante! L’essere umano crede di essere tanto avanti e di sapere tutto e poi…? Questo essere umano si rende poi conto di essere piccolo come una formichina dinanzi a questi problemi ed assolutamente impotente. Che tragedia!
Un abbraccio virtuale a questa famiglia !
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
BUON FINE SETTIMANA A TUTTI GLI AMICI DEL BLOG!!!
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