martedì 12 marzo 2019

L'importante è che si sbaglia sempre.

A fare la spesa ho incontrato un’Amica, che è una delle Madri Isteriche con la storia più difficile che si possa pensare. Una figlia che ha ormai più di 20 anni, nata con delle problematiche gravi, ma solo scheletriche, e che ha incontrato una gravissima lesione cerebrale dopo un intervento ortopedico, quando era piccola. Così sono decenni che è in stato vegetativo, e, per di più, con grandi dolori e deformità. Insomma, immaginatevi il peggiore degli incubi e moltiplicatelo per infinito.
È una mamma che si lamenta poco, soprattutto perché non ha tempo di farlo.
E mi raccontava un pensiero concreto: che, visto che comunque si è soli, ognuno trova le proprie strategie. Lei, ad esempio, trova un grandissimo confronto dalla dimensione spirituale: però, è questo che volevo dirvi, non lo racconta mai a nessuno, perché altrimenti, comunque, bene che vada, le mettono una mano sulla spalla e la guardano con affettuoso compatimento. E il com-patimento ci starebbe anche: nel senso del provare lontanamente a immaginare un dolore senza definizione e spiegazione. Ma quello che questa Mamma vuol dire è che non racconta mai niente per evitare il compatimento che si riserva ai mentecatti.
Cioè, spiegamolo in squallidi soldoni sonanti com’è d’uso tra noi: le Madri Isteriche come fanno, sbagliano.
Allora: se chiedono delle cose che dovrebbero essere garantite (scuola, competenze, professionalità, assistenza, riabilitazione) sono noiose. E arriva la mitica frase: Signora mia, deve stare più tranquilla, pensi solo a fare la mamma di un bambino felice, finirà per comunicare al bambino le sue stesse ansie. Insomma, la Mamma Isterica, oltre a tediare il mondo, danneggia potenzialmente il figlio. (Beati voi che state già dicendo Uhhh quanto esagera questa).
E quindi arriva la mitica frase: Signora, investa su qualcos'altro.
Però, quando lo si fa, come questa Mamma, è meglio non raccontarlo altrimenti bisogna comunque affrontare spiegazioni varie. Per altro su argomenti, quelli spirituali appunto, su cui ci si interroga da qualche millennio, e si riflette: e, permettetemi, ho qualche perplessità sul fatto che Quelli Che Sanno davvero sappiano come stanno le cose, in tale ambito, meglio degli altri.
Insomma: il succo di oggi è questo: le Madri Isteriche si sentono sempre in tribunale perché sempre sbagliano. Allora tacciono, e quindi ci si chiede perché siano famiglie isolate dal contesto sociale.
Quelli Che Sanno, in questi casi, non sono solo gli addetti ai lavori, ma anche chi si incontra al mercato, quando ci si riesce ad andare con tanta fatica. Gli addetti ai lavori, però, sono più intollerabili proprio in quanto addetti: e quindi professionisti in grado di relazionarsi, direbbe la teoria.
Insomma: mi sembra che sia proprio dura obbiettare sulle strategie di sopravvivenza al dolore senza spiegazioni. E, tra l’altro, provate a dimostrare che chi riesce a essere sereno, sentendosi confortato su altri piani, abbia torto.
È qui la tristezza infinita: nel sistema che annienta le  Persone. Che non offre ciò che dovrebbe, che dice che non serve la cosa richiesta (aiuto, assistenza, ausili, progetti che non sono il Parcheggio Diurno) per non dover spiegare perché non offre; e poi, in più, commisera senza rispetto le scelte molto personali, che, tra l’altro, sono “solo” pensieri.
Ecco, se le Madri Isteriche sono caratterizzate dalla categoria psichiatrica del lamentarsi sempre e prendere tutto sul personale (e qui chinano la testa), viene però da dire che Quelli Che Sanno siano in pieno nella spirale dell’attaccare sempre e comunque.
Perché è vero quello che diceva questa Mamma a far la spesa: io non racconto, perché qualunque cosa dica, è sbagliata.
Non so voi, ma io non ho risposte: però penso che, nella sofferenza, l’unica cosa che il sistema sociale dovrebbe offrire sia l’assistenza dovuta in tutti gli ambiti. E poi, di fronte al dolore inspiegabile, sarebbe professionale ascoltare.
Altre risposte e spiegazioni non le ho: l’unica strategia che ho elaborato ieri, dopo questi discorsi, è stata lavare i vetri. Una porta sola, però, non esageriamo.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

E' vero manca l'ascolto. In tutti gli ambiti professionali ma specialmente in quello medico l'Ascolto dovrebbe essere il principio da cui tutto parte.
Forza Mamme Isteriche! Forza Fabullo!
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mammadoni ha detto...

Un abbraccio alla Mamma Silenziosa ...del resto davvero non ci sono parole :(
Forza Fabullo!!!!!
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Paola ha detto...

Concordo concordo concordo, purtroppo, .... non si ascolta piu'.... soprattutto coloro che dovrebbero ascoltare seriamente sono stati colpiti da sordità acuta.....
FORZA MAMMMEEEEEEEEE isteriche e silenziose
un abbraccio a tutte queste mamme (ed a tutti questi papa'isterici)
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FORZAFABULLOOOOOOOOOOO
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FORZAFAMIGLIEISTERICHEEEEE
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA MAMME ISTERICHE E SILENZIOSE!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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Anonimo ha detto...

Tutti i figli di Adamo formano un solo corpo, sono della stessa essenza. Quando il tempo affligge con il dolore una parte del corpo (anche) le altre parti soffrono: Se tu non senti la pena degli altri, non meriti di essere chiamato Uomo:
(parole scritte nell'atrio del palazzo dell'ONU)