Il modulo.

 Ma certo che Paulo Aimo Giovanotto è sempre preso dal suo ruolo calcistico, Boog lo sa.

Di più: quando deve arrivare, putacaso, un nuovo allenatore alla Juventus, lui sta attento tutte le volte che suona il campanello o il telefono, perché è possibile che stiano offrendogli il posto e quindi lo cerchino per valutare la sua disponibilità. 

Poi non lo chiamano mai, e infatti guarda come va a finire, dice lui. Ma verrà un giorno!

Ieri Fabullino ha avuto parecchie crisi, che vuole dire di più di quelle che ha di solito, che sono già comunque troppe. È uscito quindi prima da scuola per riposare, ho lasciato lì il mocio turbo e sono partita, e temevamo stesse covando qualche tareffaggine, e per il momento no. A cena stava bene, tutto è stato liscio e quindi pensiamo e speriamo che sia solo stato un caso, e del doman non v'è certezza, dove il doman è sempre il minuto dopo.

L'unica certezza è che vorrei trovare il modulo per una vita con le pantofole il plaid e il libro, un tantino amorfa e anonima: perché, in quanto ad emozioni, mi sembra di essere abbastanza avanti.

Anche la minestrina con il dado? Dice LA PAOLA. Io la odio la minestrina con il dado, dico io, ma quasi quasi butterei giù pure quella.

E quindi spero che oggi vada tutto liscio assai: per i nostri parametri, si intende, per la carità, che non vorrei mai che la richiesta di felicità sfolgoranti riempisse di disappunto le altissime sfere.

Però me la sono contata un'ora con la Michi Toscana, dove diluviava: mamma, c'è un vento che si vede l'aria che si muove. Michi ha scoperto anche lei che i cieli toscani sono, ogni giorno, commoventi per la loro bellezza. 

Ieri ha dato il primo esame, una roba di inglese, ed era tranquilla perché era facile. E quindi ora mi riposo e vo' a fare la spesa appena il diluvio cala, così ha detto.

Buona Giornata.

Angela