Focalizziamoci su ciò che evolve: non sappiamo ancora come andrà a finire, ma qualcosa è cambiato. Almeno a momenti, ma pensate se non esistessero, i momenti.
Sarebbe stato peggio se nulla fosse cambiato mai.
Allora: abbiamo dato l’antistaminico nella dose minima consigliata.
La mattina dopo gli intervalli di sonno erano stati di due
ore, due: non un quarto d’ora, nemmeno mezz’ora. Due ore.
Due.
Lo so che non possiamo nemmeno lontanamente emulare colui
che disse Ho visto la luce: non abbiamo nemmeno il cappello in testa, manco quegli
occhiali. Non parliamo del carisma, o di come balla. Restiamo umili.
Però ci sentivamo così. Avevamo visto una luce. Piccola. Un lumino.
In realtà la giornata non è poi andata benissimo: nel pieno
del tunnel del rallentamento intestinale da oppiacei. Alla sera abbiamo
ritentato la faccenda e la luce non è ricomparsa, il mal di pancia è stato troppo
significativo, notte straziante.
La nuova giornata nuovamente complessa, ma la sera siamo abbiamo
a questo punto raddoppiato la dose, come ci avevamo detto i medici.
Meno risvegli: addirittura abbiamo fatto il bis con le due
ore, in un altro intervallo le abbiamo anche superate di un pochetto.
Insomma, non lo sappiamo se ce la caviamo, non lo sappiamo. È
ancora presto per la valutazione dell’oppioide, siamo alla prima settimana di
questo dosaggio. E continuiamo a capire come va con questo antistaminico per la
notte, e speriamo che si assesti un po' tutto.
Non lo sappiamo. Ma ci proviamo. Se i tempi di riposo si
allungano un poco, noi siamo più lucidi. Oggi aggiorniamo i medici, soprattutto
l’anestesista, dobbiamo trovare il tempo di farlo: è sempre una corsa ad
ostacoli, di quelle con le pozze d’acqua. Avete presente quanto hanno le gambe
lunghe quelli che corrono quella gara lì: ecco, io posso solo passare sotto.
È stato messo agli atti nel Vicinato che ne ho già
abbastanza dell’estate, fino in testa: la saggezza è finita, sono tutti più tranquilli.
È che in casa continuiamo a stare bene,
ma da quando il cielo è diventato una cappa grigia persistente le dita dei piedi
hanno cominciato a formicolare che manco le formiche rosse. Bloccate Quelli Che
Sanno con il suggerimento dell’idratazione e dei sali minerali e del succo di limone:
spiegate loro che sono immensamente intelligenti, che nessuno potrebbe mai
avere tali brillanti illuminazioni senza il loro contributo esistenziale, ma
che io sono una povera donna senza pazienza. Per di più, quando la finestra del
soggiorno deve stare chiusa e le tende tirate, divento poco trattabile.
Abbiamo eseguito la danza della pioggia con grande concentrazione
e convinzione, in nome della vasca di raccolta di Paulo Aimo Operativo. E anche
dell’erba annaspante, del basilico speranzoso appena piantato.
Ho mandato avanti quintali di burocrazia guardando un film
estremamente imbecille, senza alcun senso, pieno di avventure stratosferiche, spionaggio
e controspionaggio, e che finisce bene, non proprio da cineforum, o me incolta
mentecatta: è che non doveva essere niente da seguire con attenzione e dovevo
tenermi sveglia.
Perché va bene l’ottimismo e le grandi speranze, e anche le
piccole luci che si stanno palesando, ma non è che proprio siamo freschi come
rose di primavera.
Considerato che ormai la primavera è un’opinione.
Buona Giornata.
Angela
3 commenti:
Due ore di riposo che conquista!!!! Spero aumentino e siano di riposo tranquillo xxxxxxxxxxxxxxx per voi tutti.. è dura ma arriverete a stare meglio un abbraccio forte forte 🤗💓💓🙏
shhhhh non scrivo nulla... incrocio soltanto perche' le 2 ore possano diventare 4.... e sempre piu' spesso....
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FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
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Paola
Mi associo alla Paola.
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