C'era la pozza.

Che poi sono andata avanti più o meno mezz’ora a dire che c’erano delle gocce d’acqua per terra, perché ogni tanto mi sentivo le ciabatte bagnate, mentre andavamo avanti e indietro a preparare la cena. Finchè, con calma, visti i nostri tempi di reazione, ci siamo resi conto della pozza d’acqua che c’era vicino alla finestra, dopo il temporale di ieri sera, breve ma tosto, nel giro di poco faceva freddissimo. Quindi vai di stracci e stamattina lavaggio pavimenti.

Fabullo va bene, mammamia, sospiro di sollievo. Per carità, tossisce, ma non peggiora, anzi: gli attacchi ieri sono stati di meno.

Ieri dopo la fisio siamo ripassati dall’omeopata a farci visitare e i bronchi sono sempre liberi. Per cui abbiamo fatto il punto su come procedere: prima di tutto, cercare sempre di intervenire con i globuli il prima possibile, in modo da evitare di andare troppo avanti per cui poi tutto precipita e siamo costretti a trovare altre soluzioni. Ovvio che il busillis è capire sempre esattamente qual è il problema preciso: tosse alta, catarro nei bronchi, gola rossa, solo irritazione…. Chiamare la dottoressa subito per provare a capire o, meglio ancora, passare a farci vedere se è possibile.

Poi: capire quale obbiettivo darci per ora. Fabullo non deve mai tossire o dobbiamo cercare di evitare guai peggiori? Perché, comunque, se anche andasse così che ce la caviamo con un po’ di globulini nella bottiglietta e degli attacchi di tosse che finiscono noi ci lecchiamo anche le dita dei piedi.

La dottoressa ci ha quindi detto che, per essere il primo anno di questa terapia del terreno, possiamo aspirare a cercare di risolvere la fase acuta in maniera più semplice e rapida possibile, cercando di non desaturare e di non prendere i sedativi della tosse che poi riducono il ritmo del respiro e finisce sempre con qualche pasticcio. Insomma, obbiettivo concreto: non è che Fabu non tossisca, anche perché sta con tutti gli atri bambini perennemente tossenti, ma ridurre i momenti di “pericolo”. Ci sembra un discorso che abbia senso, proviamoci.

E per gli attacchi che non finiscono mai…. Preparare lo sciroppo di rape e tenerlo pronto in frigo, che provare costa niente e se funziona sarà meglio dei sedativi a cui ormai Fabu è abituato e bisogna arrivare a dosi troppo alte. Per cui da ieri sera ne abbiamo un po’ lì di ‘sto sciroppo che puzza, appunto di rapa: una roba assai mesta. Anche se ci ho messo talmente tanto zucchero che è quasi bevibile.

Quindi penso che stamattina starò un po’ meno in ansia pensando alla tosse a scuola. Così, appunto, posso lavare il pavimento dopo l’allagamento di ieri sera.

Buona giornata.

Angela