La Magia.

Chi lo sa, se esistono le magie, se siamo noi che siamo davvero troppo piaghe e quindi esageriamo sempre: però martedì sera avevamo pesato Fabullo e abbiamo fatto finta di non capire che probabilmente i venti kg, che sono già scarsi, non li raggiungiamo già più. Diciamo che per darci ancora tempo abbiamo giocato sugli etti, sulla bilancia non precisa in quanto pagata 6 euro e ammettiamo che non sia granchè, sulla tara con il peso di papà che è meglio non indagare mai troppo bene. Diciamo anche che martedì la nostra agenda registra l’assunzione in tutto il giorno di 20 g di parmigiano per grazia ricevuta e poi 530 ml di acqua o thè freddo, con l’aggiunta di un pochino di integratore, che è meglio di un calcio in bocca ma che non fa una grande differenza, perché è fatto per integrare non per dare da mangiare solo quello: il tutto pregato in ginocchio, con grandissima fatica, e con delle quote in discesa libera perché prima della febbre arrivavamo a 800 di liquidi.

Che noi siamo piaghe è indubbio, ma questo è quanto.

Poi però si è alzato ieri mattina e abbiamo preparato il solito latte, caricato alla grande di integratori e nesquik, pronti a buttarlo via come al solito: e lui invece l’ha voluto con grande piacere, e, giuro, ha voluto anche dei cereali, i corn flakes: pochissimi grammi, ma credo non capitasse da fine febbraio. E poi ci ha di nuovo chiesto il latte a pranzo. E poi a  cena  ha voluto gli gnocchi, mangiati da solo tutto contento: non chissà cosa, ma una dozzina li avrà mangiati. E in conclusione a fine giornata aveva preso il solito mezzo litro di liquidi, che è l’appena sufficiente, ma più della metà era latte: e tutto preso volentieri e richiesto, e poi chiesto del cibo. Lontanissimi da quote che ci facciano prendere peso, lontanissimi da diete bilanciate: ma per un giorno, dico uno, non ha pianto tutte le volte che ha visto un cucchiaio.

E non sappiamo ancora come andrà oggi, ma ieri è una giornata conclusa e  carta canta, è stata una buona giornata per i nostri parametri: più simile a quella di un convalescente che un pochino per volta mangiucchia, che non a quella di uno sull’orlo della denutrizione.

E sappiamo che non basta un giorno per evitare il peggio, i conti vanno fatti sul lungo: ma ieri siamo stati contenti, e basta.

Per cui le Magie esistono e i Pensieri qualche cosa hanno fatto, e non proprio poco. L’altra spiegazione è che da martedì abbiamo cominciato la cura omeopatica, e chi lo sa se è possibile che abbia fatto effetto: la dottoressa non si è limitata a darci i soliti granuli da manuale per la nausea e il mal di stomaco, quelli che si trovano leggendo su internet, per intenderci. Ma ci ha dato un paio di cose studiando tutta la storia di Fabu, in diluizioni strane: due robe da prendere alternate, un’ora una e un’ora l’altra, con noi che ci mettiamo la sveglia per ricordarci. Chi lo sa se è un caso, che il miglioramento sia stato così improvviso.

Così ieri sera ho fatto la crostata, perché avevo i limoni del giardino dello Zio, e non so se mi spiego come viene la pasta frolla: con la marmellata di arance della PAOLA, perché l’aspro va con il burro e lo zucchero.

Un po’ perché ero di buon umore ma, soprattutto, perché Fabu era più tranquillo, non ha passato il tempo a piangere, aveva la faccia meno sofferente, era contento di stare seduto a dire la sua: e quindi, banalmente, si poteva fare.

E veramente speriamo anche per oggi, speriamo che sia cominciato qualcosa di molto buono. E Grazie a voi che ci siete così vicini.

Buona giornata.

Angela