Riavvio.

Riavviamo i motori, con calma, per carità. Che bello essere a casa, mammasanta.

È stato divertente perché siamo arrivati all’uscita dell’autostrada e abbiamo perso una frazione di secondo perché c’era un camion con qualche impiccio. E quindi eravamo poi verso casa in quella frazione di secondo lì, e ci hanno fermato perché c’era un gregge che doveva attraversare. Così siamo stati un bel dieci minuti circondati da pecore, cani, qualche capretta, un paio di asini e tutti i cani: Fabullo felice come una Pasqua, sembrava avessero organizzato una festa apposta per lui, era stanco pallido smorto ma si è divertito come un pazzo.

Febbre proprio finita, archiviata come evento virale, con lo stesso decorso degli altri bambini, temperature altissime per due giorni e che poi scendono pian piano: abbiamo già anche visto di molto ma molto peggio, senza dubbio. Il punto è che questa roba non ci voleva su un bambino che non mangia da più di un mese, a questo punto.

Per cui ripartiamo: l’opinione di tutti è che abbia, o abbia avuto, una grossa gastrite, per le troppe crisi, i troppi farmaci. E adesso abbiamo aggiunto i  nuovi gastroprotettori: però la nostra logopedista mi diceva che, quando capitano questi impicci, lei si dà tre mesi di tempo, non tre giorni e nemmeno tre settimane. Perché deve passare davvero il male allo stomaco, e il gusto pietoso in bocca, e la paura del male e di essere torturati per mangiare per forza, e mangiare piano piano perché non venga la nausea e ritorni la fame, e proprio le cose che piacciono di più possono accentuare la gastrite…..

D’altra parte in questa latenza non deve nemmeno morire di fame. Abbiamo tutti gli integratori della terra, che però pare che non facciano grandi effetti se rimangono nelle scatole.

Vabbè. Ieri ha rifiutato tutto. Poi, a casa, magari un filo di fame ce l’aveva: e ha voluto: 4 cucchiaini di zuppa di cereali, 6 gnocchi di spinaci al sugo, 2 pezzi di mozzarella, 200 ml di thè freddo. Non ce l’aspettavamo nemmeno, quindi siamo già felici.

Riavviamo quindi i motori nel nome del prendere tempo: nessun impegno terapeutico o sociale, perché ci teniamo tutto il tempo per dargli dei piccoli bocconi tutte le volte che ce ne sia l’occasione e per farlo dormire quando ha sonno. Potremo prendere l’arietta quando smette di piovere, perché sono sbocciati i tulipani e il trifoglio è bellissimo.

Ieri abbiamo anche rivalutato il neuro stimolatore: l’impressione di tutti quanti è che le crisi siano più brevi e meno fastidiose. Però non abbiamo capito se in questi giorni era talmente rintronato che non c’erano nemmeno le crisi: vero è anche che, venerdì scorso, non avevo capito che stava salendo la febbre, finchè non è stata conclamata, proprio perché le crisi non erano diventate più violente come capita di solito in questi casi.

Però ci hanno detto che non è impossibile che lo stimolatore abbia fatto così effetto, anche se è molto improbabile: però è anche vero che Fabullo, sicuramente, non ha avuto nessuno degli effetti collaterali, che sarebbero comunque piccoli. La tosse è stata sicuramente influenzale. Hanno anche visto che non è mai partita la stimolazione spontanea, quella legata alla frequenza cardiaca: hanno quindi ritarato quel valore di soglia e hanno aumentato l’intensità dello stimolo.

Adesso ci rivediamo tra dieci giorni per un ulteriore aumento: fatto quello, dovremo non toccare nulla per tre mesi.

Però che bello essere a casa: la luce, il silenzio, la tisaniera. Indubbiamente stanchi morti, però facciamo collezioni di attimi. Che si chiami alta saggezza o strategia di sopravvivenza non lo sappiamo, ma non importa.

Lo so che ci avete pensato tanto e Grazie.

Buona giornata.

Angela