venerdì 4 novembre 2016

Faccio che dirlo.



Marca male, carte dichiarate subito e il piatto si vuota  immediatamente.
Marca male perché ieri è stata una giornata di quelle da metterci una croce sopra. Perché alle otto Fabu ha avuto una crisi da manicomio. Che poi è finita, per la carità, ma l’ha fatto piangere tantissimo, con i lacrimoni. Poi non ha fatto colazione, perché  non ce la faceva. Vuoi andare a nanna? No. Vuoi andare a scuola? Si. Va bene, vestiamoci.
E intanto è arrivata la notizia che è volato in cielo il papà della Stefi dei Nonni Olimpici, un Nonno dichiarato di Fabullo. Fabu sarebbe uscito alle due, ho cominciato a fare rapidi conti, potevo tentare di volare da Stefi, abbracciarla e tornare. Ma poi ho guardato bene Fabu, e ho pensato che chi lo sa, che forse poteva essere da andare a prendere prima, che era una mattina che non si sa. E poi ho anche pensato che uno non può non poter nemmeno abbracciare un’Amica che c’è sempre. E siccome marca male, vietato dirmi che a tutti capita di programmare qualcosa, che ne so, la cioccolata con le amiche, e poi salta perché il Pargolo tiene il mal di pancia. Vietato dirmelo.
In realtà a scuola sono stati bravissimi: perché l’hanno visto cotto e l’hanno messo a nanna. E ha dormito parecchio, e poi ha mangiato ed è stato contento di essere lì e, soprattutto, non è successo altro. Poi ieri pomeriggio è stato stranetto tutto il tempo.
Poi marca male perché oggi sono dieci anni esatti che tutto è andato a rotoli: vietato dirmi che è andato a rotoli ma sono anche successe tante cose belle. Che è verissimo, ma vietato dirmelo lo stesso. Dieci anni esatti che ricordiamo come fosse adesso: che siamo arrivati in ospedale contenti, perché dopo due giorni dall’intervento il cuore stava bene; che siamo arrivati lì con la valigia perché eravamo pronti ad uscire dalla rianimazione e a tornare in reparto, pronti ad affrontare un il banale post di un intervento a cuore aperto, con tutti i tubi, i campanelli, le trasfusioni, quisquilie varie che ditemi dove bisogna firmare. E invece, Fabullo era lì che tornava dalla tac, perché qualcosa era successo.
Diciamo che la cosa buona di oggi è che sarà una giornata in cui si corre, che non faccio in tempo a portarlo a scuola che già si esce, che andiamo subito in terapia, che non c’è il tempo di pensare. Meno male, perché oggi non sono zèn, ma proprio niente. Però l’ho detto subito.
Buona giornata.
Angela

6 commenti:

inskatolata ha detto...

Angela sei una grande donna.

Paola ha detto...

Vorrei avere le braccia cosi' lunghe da potervi abbracciare forte ma cosi' forte da farvi quasi sentire male.
Dire che vi voglio bene e' un palliativo ma spero che serva a alleggerire un pochino il vostro cuore.
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FORZAFABULLOOOOO
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BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA DONNA ANGELA!!!
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Nonna Roby ha detto...

Mi dispiace tanto per l’amica Stefy! Ciao Stefy ti sono vicina, sono momenti difficili, lo so bene. Ti abbraccio forte!
Non bisognerebbe pensare agli anniversari ma guardare avanti, non sempre è facile… Un abbraccio e pensieri positivi!!!!
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Paola ha detto...

Un abbraccio e sentite condoglianze a Stefy.....

La Stefy dei monti olimpici ha detto...

Grazie per i vostri pensieri. L'unica cosa che posso dire è che spero che avendo un angelo in più qualcosa di buono possa accadere per il nostro Fabio. Mio papà era un uomo buono e mi chiedeva sempre come stava il bimbo di Angela e Paolo... chissà che non riesca a proteggerlo ora che è in un'altra dimensione....
Grazie alla mia Amica che comunque ha voluto venire ad abbracciarmi e a starmi vicina anche in un giorno così pesante per il suo super cuore.
In questi momenti l'amicizia e l'affetto delle persone davvero care riescono a farci sentire che non siamo soli mai.
Un abbraccio anche da parte di nonno Giorgio....