mercoledì 16 novembre 2016

Non essere voluti.



La notizia di ieri è che Fabullo non ha più la sua maestra, sembrava filata troppo liscia con ancora mezza Italia che aspetta la maestra di sostegno. Per cui adesso siamo in ballo.
Ha un suo senso, la faccenda: per oscure meccaniche di sistema, la maestra poteva perdere questo posto in qualunque istante, all’arrivo di chiunque ne avesse più diritto a reclamarlo per diritto di graduatoria. Era anche un posto “pesante” suddiviso tra la due scuolette a circa un km l’una dall’altra. Insomma, ci sarà stata la possibilità di avere un futuro lavorativo più sereno, almeno per quest’anno. Per essere sempre i più retorici della galassia, diciamo che è proprio il sistema che non funziona. Solita frase che dice tutto e niente e che liquida tutto.
Però, per cogliere il punto, la prima cosa che ho pensato quando l’ho saputo è che questo sistema Fabullo non lo vuole: dove Fabullo è il complemento oggetto. Non lo vogliono, e tutto è strutturato in modo che  a non volerlo non siano solo i gradini altissimi, che dovrebbero garantire tutte le varie garanzie; ma, ovviamente, anche i gradini più bassi, che dovrebbero essere poi gli esecutori materiali e che si trovano in situazione di sbando professionale totale. O per carità: non è solo Fabullo a non essere voluto, non abbiamo mica la palma dell’originalità, ne siamo ben consci. Ma questo è il blog di Fabullo, e quindi. La notizia è arrivata ieri, in un giorno di crisi violente e fastidiose, e il mio primo pensiero è stato quello: non lo vogliono.Troppo stanchi per arrabbiarci, solo una profonda tristezza.
Per cui ora Fabullo è scoperto: per fortuna siamo nella nostra scuoletta, che, nel delirio più totale, riesce a non lasciarlo comunque a casa in attesa di notizie. Tutte le maestre fanno i salti mortali per coprire i buchi: per cui stamattina semplicemente entriamo alle dieci e mezza e la prendiamo con filosofia dicendo che lasciamo dormire Fabullo un’ora in più. Perché, appunto: in un sistema che non ci vuole, in tutti gli ambiti, se qualcosa funziona è solo grazie all’iniziativa dei singoli individui. E poi si vedrà: la nuova maestra potrebbe essere nominata in qualunque istante, ci organizzeremo giorno per giorno. Ovviamente potrebbe essere chiunque, con qualunque capacità.
Ieri ne parlavamo con la Maestra a Quadretti, che era senza parole e lì che trafficava per permettere a Fabullo di andare a scuola: al primo che passa e dice che Perché questa mamma non se ne va un pochino a lavorare intanto che ha il bambino a scuola: a quello lì ce le diciamo due parole? E la Maestra a Quadretti: gliele diciamo sì; soprattutto se arriva da qualche ministero. Con la minuscola, ministero.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

BOOG ha detto...

FORZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Luana ha detto...

Mammasanta....
Forza Angela!
Un abbraccio al bimbo più bello della galassia!
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Paola ha detto...

Noi Fabullo lo vogliamo, eccome se lo vogliamoooo!!!
e piu' che esser senza parole mi vien voglia di urlare ma urlare delle gran parolacce...
Tristezza infinita... e senso di impotenza altrettanto infinito
Un abbraccio enorme ad una famiglia fantastica
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZAAIMOOOOOOO
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

mammadoni ha detto...

Ma una cosa che funziona dico una non si potrebbe far continuare???? E che cavolo.... Non ci sono parole
E non si chiede la luna...solo una certa tranquillità in un percorso di per sé già sufficientemente irto di ostacoli,,,,,
Forza sempre grandi Aimo
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Nonna Roby ha detto...

Le fasce più deboli non sono tutelate: ecco l’esempio Fabullo/scuola. È una cosa vergognosa… io dico. In questa “repubblica delle banane” le cose funzionano così…. è triste constatarlo! Incrociamo comunque anche per questo problema sperando si risolva presto!!!
Ciao a tutti