Ieri giornata tosta per le crisi, ne ha avute tre piuttosto
vicine a scuola, ed è rimasto stanchino tutto il giorno. Anche in fisio era
stanco, più rigido, l’hanno mobilizzato bene.
Per fortuna il tutto non ha compromesso cibo e sonno,
fondamentali per non entrare nel baratro dello stare male davvero, del non
poter stare a casa. Pazzesco come possano spostarsi i confini di che cosa si
decide sia bene o male per la propria vita: il confine estremo, quello più
pauroso, è quello tra la qualità e la sopravvivenza. Salvano i dettagli, quelli
che ci fanno dire che scegliamo qualcosa: vietato pensare se sia o no un’illusione,
vietatissimo , e vietato pensare a quanto dura la possibilità di scegliere, se
pochi secondi o quanto. Scegliere cosa leggere, scegliere se lavare un pavimento
o zappare i fiori, scegliere se si ha voglia di chiacchierare con qualcuno
oppure no. Concentrarsi sempre, senza pensare che sia faticoso anche il concentrarsi.
Poi mica funziona sempre, nèh? O per la carità. Ma le volte
che funziona sono meglio del non funziona per niente: e si ritorna alla labilità
del confine di cui sopra, a quanto significato diamo al liquido che c’è nel
bicchiere, senza pensare a misurarlo.
Stamattina mi sono alzata filosofica, si vede? Sarà la luna.
O il thè.
Adesso vi conto una storia della onlus: ci ho pensato tanto
e poi ci abbiamo pensato tanto e poi abbiamo deciso. Di farci aiutare per i
bandi: perché quello che riesco a fare io a costo zero è veramente sempre a
rischio che non funzioni. E, comunque, rimane poco. Perché ultimamente sono riuscita a fare un bando solo all’anno,
che ha concesso dieci mila euro per volta, se poi ce li danno, mammasanta. Ma sono
pochi per fare delle belle cose. Poi ho fatto un po’ di richieste di donazioni
a banche e aziende: che poi hanno risposto ciccia, e so che non è stato un
errore, lì: è proprio che chiudono i cordoni delle borse. Però con altri bandi
veri e proprio non mi ci sono più nemmeno messa: perché è talmente difficile,
per me che non sono buona, che mi
richiede un tempo che non ho. Appunto perché li fanno sempre più difficili, perché
stare dietro a Fabu è più lungo di una volta, o forse io sono più piaga. E su
quest’ultimo aspetto non si discute.
Per cui ci abbiamo pensato tanto, sentito tante proposte, e
poi scelto una progettista che conosciamo a Roma: il che, ovviamente, non ha un
costo zero, ed è quello che fa sentire in colpa. D’altra parte, dovrebbe in
realtà essere un “guadagno” in senso assoluto per la onlus: per cui sarebbe
ancora meno onesto non provarci, perché vuol dire negare alle nostre famiglie
delle possibilità a priori. Insomma, non prendere, che ne so, ventimila euro
per non spenderne mille e cinque. Sarebbe meno onesto non ammettere che tanto, poi, non riusciamo. Ed
è più giusto concentrarsi sul mettere in piedi delle cose con i contributi che
arrivano.
Per cui io continuerò a battere cassa nelle cose più
semplici, e questa ragazza farà quelle difficili: per cui il lavoro rimane, perché
va comunque supportata, bisogna produrre scartoffie che poi presenta lei; ma,
indubbiamente, si fanno più richieste e fatte bene. Insomma, quelle che tanto
io non farei comunque.
Diciamo che ci sono rimasta un po’ male nel vedere che sono
un pochino capra, e un pochino noiosa, e sempre troppo stanca. Però poi mi sono
convinta che è proprio un lavoro che funziona così, fatto per gli specialisti.
Buona giornata.
Angela
4 commenti:
FOTZA FABULLO!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
BUON WEEKEND a tutti gli amici del blog!!!
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Cara Angela se la Onlus esiste ed è arrivata dove è arrivata e grazie ANCHE A TE!!! Quindi direi che tanto "capra" non lo sei! Appoggio in pieno la vostra scelta perché è da anni che sentiamo Angela lamentarsi della folle burocrazia dei bandi di gara e della folle burocrazia che gira intorno a Fabullo, dagli ausili, alle visite ecc... E' una fatica in più che si ritrova la mamma di un bimbo speciale. Non sentirti in colpa Angela! Continuerai a dare il tuo contributo alla Onlus in maniera diversa e speriamo che la "Romana" sia all'altezza della situazione e porto ottimi frutti per la Onlus.
Forza ragazzi, avanti così!!
Forza Fabio!! Maledettissime crisi!!
Pensieri iperpositivi a raffica per te!!
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Buon fine settimana amici del Blog!
Nessuno tocchi la mitica Angela, altro che incapace!!! Al contrario una donna appassionata ed onesta e non c'era altra soluzione che questa della "romana"...ad ognuno il suo compito, anzi che si dia da fare e dimostri di essere all'altezza della tosta piemontese ;-)
Questa Onlus è una realtà bellissima dove si lavora sodo e con professionalità
Donna Angela è competente sotto molteplici aspetti e don Paulo non è da meno e nonostante l enorme mole di lavoro che comporta la gestione di super Fabullo sono il cuore pulsante dell associazione!!!
Foooooooooorza Aimo
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Concordo con quanto scrivono le amiche Luana e Paola: Angela, tu sei bravissima, ma è giusto che tu abbia un poco di aiuto per le cose più “burocratiche”. Già dedichi molto tempo ed energie alla gestione di Fabullo, compito assai difficile! Quindi ben venga questa signora romana che si occupi delle cose più complicate…
Un abbraccio, sono sempre con voi con pensieri positivi!
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