martedì 16 luglio 2019

Ci abbiamo creduto


Nonostante il nubifragio ieri mattina alle 8.30 eravamo sotto il CTO; nonostante l’acqua, il casino i bagagli, Fabio sorrideva divertito di questa situazione strana, inusuale, umida.
Siamo saliti in reparto abbastanza intimoriti, capita tutte le volte che ci troviamo a portare il nostro piccolo in un reparto pieno di malati cronici adulti, i colori cambiano, l’ambiente pure, queste cose i bambini le percepiscono, e noi con il cuore in gola.
La bella sorpresa sono state, come al solito, le persone del reparto. Subito molto gentili e sensibili verso il piccolo ragazzo.
Le premesse sono state buone, il proseguimento…. Così così.
Passiamo ai fatti, Fabio è entrato in Sala operatoria alle 12.10, il momento è stato brutto. Non ci abitueremo mai a salutarlo, Lui piccino con il camice verde da sala, mentre entra nel corridoio freddo e buio da solo e senza la sua Masha. Ma andiamo avanti, firme e contro firme, spiegazione dei medici sui rischi anestesiologici e di infezione, fatto anche questo atto dovuto iniziamo ad attendere.
Hanno tagliato dove c’era la cicatrice, tolto il baracchino, messo il baracchino nuovo, collegato il baracchino all’elettrodo già presente (avvolto sul nervo vago) e constatato che il connettore non andava bene (o non si connetteva bene o si era danneggiato stando li 3 anni). Non abbiamo capito bene che cosa sia capitato esattamente, purtroppo l’Ingegnere a causa di impegni pressanti non ha potuto fermarsi da Noi, avremmo voluto fargli delle domande, capire ad esempio se il baracchino era ancora accesso al momento dell’estrazione o meno. Arrivati a questo punto i componenti dell’Equipe non hanno potuto fare altro che ri togliere apparecchio nuovo, richiudere la cicatrice al nostro Pirata e avviare il risveglio. Dimenticavo, a questo proposito, un’atra cosa: Fabio non è stato intubato e non ha ricevuto una totale, ma solo una locale.
Da un certo punto di vista questa cosa ci ha sollevato, il post operatorio così sarebbe stato un pelo più semplice. Certo che dire che abbiamo capito c’è ne passa.
Abbiamo parlato con la Chirurga, Lei per fortuna si è fermata a parlarci e ci ha aiutato a raccogliere i pezzi di questa storia. I prossimi passi saranno ricevere un nuovo baracchino. Purtroppo essendosi danneggiato il connettore, che è un filo unico fin al nervo vago, si renderà necessario fare un intervento più complesso e delicato. Dovremo in sostanza rifare tutto d’accapo. Intervento con sedazione, intubato, taglietto sul collo, srotolare il mezzo metro (giuro) di filo avvolto sul nervo vago staccare elettrodo, dobbiamo rifare impianto elettrico in poche parole: i rischi sono che i chirurghi potrebbero trovare delle aderenze, che renderebbero le operazioni più difficili. Chi vivrà vedrà….. ma non è bello.
Dal punto di vista delle crisi al momento siamo scoperti, il baracchino non c’è più, la nostra Neuropsichiatra, Santa subito, ci spiegava che l’apparecchio ha “educato” il nervo in questi 3 anni, è quindi ragionevole pensare che i treni di crisi non ripartiranno nell’immediato. Certo è impossibile stabilire quali saranno le tempistiche, impossibile prevedere quando entrerà nello stato di male. Non abbiamo tempo da perdere, considerando anche che agosto è alle porte.
Ultima nota, il faccino di Fabio quando siamo entrati nella stanza del risveglio, è un grande bambino, butta letteralmente il cuore oltre l’ostacolo. Alla nostra vista  ha fatto un sorriso che per un attimo la stanchezza è passata come per magia.
Da ieri pomeriggio siamo nel reparto di pediatria del Martini, il Benvenuto della Primaria è stato:
Ciao Fabio, ora sei a casa.
I reparti sono fatti di persone!
Grazie a tutti per la vicinanza,
Paolo

5 commenti:

Paola ha detto...

FORZA FORZA FORZA PICCOLO GRANDE OMETTO
spero in un sacco di sorrisi e spero che possiate incontrare veramente tante persone che possano farvi sentire a casa
I NOSTRI PENSIERI SONO TUTTI LI CON VOI
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GRANDEFABULLOOOO
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FORZAFABIOOOOO
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UN ABBRACCIO IMMENSO ED UN BACIO AL SUPERBOY
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FORZA AIMOOO
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BOOG ha detto...

FORZA FORZA FORZA FORZA FABULLO!!!
FORZA AIMO!!!
GALASSIE DI INCROCI POSITIVI PERCHE' TUTTO FILI LISCIO!!!!
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Luana ha detto...

Rimango sempre senza parole e con il nodo in gola tutte le volte fino alle lacrime. E se piango io figuriamoci voi. Un abbraccio per primo a Fabio, che è proprio un ragazzo coraggioso ma soprattutto a voi, che siete sempre messi alla prova.
Avevo sperato che tutto filasse liscio ma così non è stato. Speriamo che venga organizzato il nuovo intervento al più presto.
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FORZA FABIO!!!!
FORZA AIMO!!!!!!

Nonna Roby ha detto...

Anch’io speravo tanto che tutto filasse liscio, invece mi sono cadute le braccia… Spero, spero, speriamo tutti che si trovi velocemente una soluzione, un nuovo baracchino da impiantare;
certo questo contrattempo non ci voleva. Incrocio, incrociamo tutti, vi siamo vicini come sempre: forza e coraggio!!!
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Anonimo ha detto...

Ma certo che si trova una soluzione. L'aspettiamo tutti fiduciosi. Fabullo, come la famiglia Aimo, continuerà a combattere la sua grande battaglia da grande guerriero come ha fatto sempre, con grande forza e coraggio.
Forza Fabullo!
Salvatore A