Già.

Stamattina siamo in discreta difficoltà. Perché abbiamo passato il fine settimana a prepararci per questa settimana, in cui non sappiamo esattamente cosa succederà: sappiamo solo che faremo dei giri ospedalieri, che saremo stanchi come degli asini, che dobbiamo essere pronti alla chiamata per il ricovero, che dovremo fare visite ripetendo cose dette e stradette che basterebbe leggerle o raccordarsi con i colleghi. Prepararci vuol dire: avere la spesa a disposizione, del cibo cucinato, lavatrici fatte per preparare le valigie per non si sa bene quando, la casa che rimane delirante ma non deve esserlo troppo, perché nell'emergenza servono dei punti fissi, eccetera ecceterissima. Insomma, cercando di prevedere tutto quanto.

Il tutto, però, con il caldo afoso fuori, per cui le finestre sono state ermeticamente chiuse, con l'esclusione dei bagni sempre freschissimi. Insomma, siamo proprio affaticati.

Sarà la pressione molto bassa, o i pensieri molto pesanti, o la lista delle cose da fare molto lunga che si allunga, o le consapevolezze molto consapevoli, o Fabullo che ieri era intrattabile e oggi speriamo giri meglio, fatto sta che.

Fatto sta che siamo in difficoltà.

Buona giornata.

Angela