Si va davvero.

Trotto e galoppo perché si va, ci hanno chiamato venerdì a mezzogiorno.

Sono stati bravissimi, prima di così non si poteva fare. 

Quindi siamo contenti, sempre senza pensare per che cosa si possa essere contenti, andiamo oltre. Siamo solo preoccupati non tanto per l'intervento in sé, che è semplice, quanto più per la nostra stanchezza, siamo veramente degli stracci. Abbiamo preparato tutte le valigie senza sapere nulla di quanto staremo via: per cui abbiamo pianificato una borsa per le prime 24 ore e poi le altre da tenere in macchina.

La nostra speranza è che ci lascino andare alla Pediatria del Martini già stasera, invece che domattina, così da non passare la notte sulla sedia: lo sappiamo che è una notte sola e che Signora mia si va all'ospedale e non al grandhotel, lo sappiamo bene. Solo che non è la prima notte a cui arriviamo, e non abbiamo davanti a noi un periodo di riposo per smaltirla.

La direttrice della pediatria ha detto che non è impossibile e così l'infermiera della neurochirurgia: però è una roba che deve approvare la chirurga responsabile, e speriamo. 

La Michi è a casa, felicissima per l'esperienza, e oggi va al lavoro al centro estivo.

Noi vi diamo notizie appena possiamo. Voi, neanche a dirlo, pensateci; e entrate con i vostri pensieri proprio nella testa della neurochirurga, che ci trasferisca questa sera.

E che vada tutto liscio liscio liscio, che siamo a casa nostra in pochissimo.

Vi abbracciamo.

Buona giornata.

Angela