martedì 2 luglio 2019

E stragulp.

Mammasantissima, partiamo dalle cose simpatiche: nonna Lucia in terra d'Albione che va al pub è uno spettacolo. E Michi sta facendo esattamente tutte le cose che fanno quelli che vanno a studiare inglese: prima fra tutte la fame, perché la Mrs non pare proprio interessata alla cucina, però qualcosa in frigo c'è, e poi via a cercare schifezze di scorta da tenere in camera, pellegrinaggio diffuso, pare. Poi: fare amicizia con gente da mezzo mondo che frequenta la scuola. In primis, ovviamente, una Torinese: ahhhh, studiare inglese!
Ma per carità, qualcosa ne caverà: ieri hanno fatto tutti i test per essere inseriti nelle classi, e Michela sarà in un gruppo in cui sono solo in tre. Per cui, almeno a scuola, probabilmente parlerà inglese. Oltre che con la Mrs, ovviamente, per non parlar del cane, che viene sempre indicato come più simpatico; anche con la ragazza coreana parla inglese e assaggia vaschette di cibo orientale.
Invece il mare di Porto Venere inaccessibile non è una buona notizia. Proprio no.
Passiamo a noi. Stragulp.
Allora: la dottoressa era molto ma molto contenta per gli esami del sangue. Era anche furente per come sta procedendo la faccenda per i nuovi farmaci: ovviamente grane burocratiche, che vuol dire, come sempre, economiche. Ci stava raccontando tutto quanto mentre con l'ingegnere sistemavano il rilevatore per l'analisi del baracchino: è semplicemente una specie di telefono della doccia che viene appoggiato al torace e poi trasmette al pc tutto quanto per l'analisi del funzionamento nel tempo e, ovviamente, il livello della batteria.
E lì il racconto si è fermato: perché il livello, al precedente controllo, era basso, ma verde. Mentre ieri era giallo. Per cui: può diventare rosso e spegnersi tra un mese, ma anche domani.
Quindi l'ingegnere si è mosso immediatamente per organizzare l'intervento nel mese di luglio, perché ad agosto il mondo si ferma, e provare ad arrivare a settembre è rischioso.
Saranno tre giorni di ricovero e un lavoro da mezz'ora. Inutile dire che non ne abbiamo proprio voglia. Ma tant'è.
Ovviamente c'è l'impiccio: l'azienda sanitaria torinese che fa capo a Regina Margherita e Molinette e CTO è nel mezzo di un pasticcio politico organizzativo. Per cui i bambini che devono fare impianti di neurostimolatore ora vengono mandati al Gaslini a Genova, altrimenti si va alle calende greche, pensa la nostra equipe a organizzare tutto. Sperano però, solo per un cambio batteria, di farlo a Torino: ieri sono partiti subito con le telefonate. Il concetto è fare in fretta: se a a Torino non danno risposte, ci si muove subito per Genova.
Ovviamente noi speriamo di stare a Torino, siamo stanchi come dei somari, l'idea di stare in ospedale ci devasta: anche il viaggio e la conseguente organizzazione ci fanno cadere le braccia. Mammasantissima.
Alla dimissione da qualunque ospedale, comunque, verremo trasferiti nella pediatria dell'ospedale Martini: siamo certi che l'intervento andrà bene perché è una sciocchezza, però potrebbero esserci i soliti impicci che lì risolviamo subito e a casa ci mettiamo due giorni solo per capire il problema. Che ne so, il laringospasmo se decidono di intubarlo, e poi non mangia; o l'infiammazione urinaria da eventuale catetere, quelle robe lì. Magari ci stiamo un solo giorno, ma siamo più tranquilli in quel passaggio.
Insomma, aspettiamo la chiamata, sospesi più che mai. E fa che sia Torino.
Prima cosa sospesa: il centro estivo. Il direttore ci ha   dato, come sempre, la disponibilità ad andarci a pranzo, decidendo di giorno in giorno: e oggi era un giorno buono, perché ieri sera ha fatto temporale e si sta da Dio, per qualche ora si respirerà.
( Tra parentesi: grazie a Dio abitiamo qui, perché in questa area non viene offerta assistenza ai centri estivi, e invece la Fondazione che fa capo al nostro comune i bambini disabili li prende e basta, mettendoci il personale, con buona pace di Quelli Che Sanno)
Però lo mandiamo? Con il rischio che, se circola qualche virus estivo, se lo pigli proprio ora, mentre stanno tutti quanti riuniti e vicini in sala da pranzo? Boh.
Ci siamo già sentiti all'alba, ci aggiorniamo di nuovo verso le dieci, per capire se ci sono parecchi malati oppure no; e intanto vediamo se Fabullo è in forma o se preferisce riposare.
Tenerlo a casa da solo spiace. Ma è proprio dura decidere.
C'è una buona notizia, però: che ieri ho cominciato a pensare a tutte le cose da fare  per la onlus che devo finire alla velocità della luce. Prima di tutto la menata degli ETS con il deposito del nuovo statuto entro agosto. E nell'esatto istante in cui trafficavo, è arrivata la notizia tanto attesa: tutto posticipato a giugno 2020.
Per questa unica volta, viva l'Italia.
Buona giornata.
Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Caspita, questa del "cambio pile" proprio non ci voleva!
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Incrociamo, incrociamo e incrociamo che tutto avvenga a Torino!
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Forza Fabio!! Forza Aimo!!!!
Forza Miki!!!

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Anonimo ha detto...

GALASSIE DI INCROCI PERCHE' IL TUTTO AVVENGA A TORINO!!!
FORZA FABULLO!!!
FORZA MICHELA!!!
FORZA FAMIGLIA AIMO!!!
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BOOG

Nonna Roby ha detto...

Servono incroci a manetta per il cambio della batteria del baracchino, affinché questo si possa fare a Torino: X XX XX XXX XX XX XXXX XXXXX XXX XXXXXX XXXX XX XX XXX XX.
Forza amici del blog, incrociamo tutti XXXXXXXXXXXXXX
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Sono vicina a Miky ed alla sua esperienza inglese con pensieri positivi e affettuosi: a Chester la temperatura sarà più bassa rispetto all’Italia, quindi molto bene!!!
Bacetti e ganascino a Fabullo