Rieccoci!!!

Eccoci.

E la prima cosa da fare è pensare a Giovanni oltreoceano che sta, letteralmente, facendo notte proprio ora per finire il sito. Pare che abbia anche minacciato quella cliente famosa che l’ha fatto impazzire cambiando idea ogni 5 minuti. La quale cliente, oggetto di pensieri planetari, immagino che quanto meno un tantino di mal di pancia ce l’abbia.

Noi ripartiamo con la nostra settimana. In ospedale è andata benino: è noioso come la pece, ma il tempo è stato quasi sempre bello e abbiamo potuto passeggiare al pomeriggio, il parco è davvero bellissimo. In reparto sono tutti gentilissimi.

Fabullo è stato tanto tanto triste: si è rifiutato di collaborare anche solo un po’, ha fatto storie per mangiare qualsiasi cosa che non fosse il gelato o l’insalata, ha passato il tempo con la testa sulle ginocchia.

I dottori sono stati bravissimi, oltre al nostro, che è il primario, ne abbiamo conosciuto un’altra che ci è piaciuta tantissimo. Le notizie ottime sono che anche loro erano molto ma molto soddisfatti che la situazione anche in un anno sia invariata, era esattamente ciò che dovevamo raggiungere. La dottoressa ha guardato gli rx e mi ha subito detto che sono assolutamente stabili, non si lussano e andiamo avanti. Notizia buona al punto  che a sinistra hanno di nuovo inoculato adduttori e gracile perché è l’anca più brutta, invece a destra non è stato necessario perché ha proprio mantenuto completamente i risultati ottenuti da ottobre. Hanno invece deciso di bucare i polpaccini, in modo che ci sia meno tensione sui piedini, si deformino meno, sempre con l’obbiettivo di evitare eventuali interventi.

Però, a quel punto,  niente braccino, perché non si poteva infilare altro farmaco in corpo per un pargolo da 20 kg. E a me è spiaciuto tanto, anche perché era abbastanza chiaro che a questo braccino proprio non ci credevano. D’altra parte il somaretto ha passato il tempo piegato in avanti senza nemmeno guardarli in faccia. E forse è vero che i polpaccetti erano più urgenti.

La dottoressa mi ha anche detto che è impensabile che Fabullo provi a spingersi su quella carrozzina, tutti i rapporti di lunghezza sono sbagliati, tanto vale pensare ad un’elettrica.

Io le ho spiegato che l’obbiettivo era dargli più mobilità alle braccia e al tronco, però ci abbiamo messo quasi sei mesi a basculare le ruote e a quel punto Fabullo era già troppo cresciuto e adesso è veramente impossibile perché non riesce più a stare dritto in nessun modo.

Lei era talmente dispiaciuta che le sarebbe tanto piaciuto chiamare subito il tecnico per provare a pensare ad un altro tipo di carrozzina, ma poi sarebbe stato inutile perché le prescrizioni vanno fatte da uno specialista del settore pubblico della nostra regione. Solo che  i medici, che ne hanno davvero voglia di perdere ore a valutare ausili e poi di bisticciare con le ditte ortopediche se non arrivano alla veloce, sono più rari delle mosche bianche. Chiedere a qualunque altra famiglia in questa situazione per conferma.

Per il braccino avevo trovato uno specialista da queste parti che sta incominciando ad usare le onde d’urto, quelle che abbiamo fatto in Germania. Avrebbe senso, perché almeno poi sfruttiamo bene il periodo polacco: solo che questo medico al momento mi sta sempre dando buca, nonostante io faccia la noiosa come mi viene benissimo fare. Un tantino frustrante. Ovvio che l’avevo pensata anche per la onlus, era un bel progetto per cui cercare finanziamenti, facendo ricerca e tutto quanto.

Poi i medici di Varese sono stati, come sempre, ammiratissimi dai nostri tutorini: abbiamo loro spiegato che non andremo in Germania a rifarli per ora perché, per motivi pratici ed economici, abbiamo deciso di ripiegare sulla Polonia. E pensavamo di provare a farli qui a Torino in autunno, perché sarebbero in tariffario.

Loro sono stati molto scettici: sono anni che ci provano anche loro ad averli, ma in Italia, per oscuri quanto misteriosi motivi, non si usa quel materiale, e quei tutori hanno senso solo con quel materiale. Poi richiedono bravura e pratica, il calco gessato aveva richiesto un’ora e mezza di lavoro: e se qui non si fanno mai, già la pratica va  a farsi benedire. Inoltre, proprio perché sono così dettagliati, non possono essere consegnati dopo mesi e neanche dopo settimane come va di moda qui, perché il piede del bambino è già cambiato.

Loro per anni hanno mandato le famiglie da un tecnico di Lugano, facendo loro stessi una prescrizione specifica che poi l’asl era costretta a rimborsare. Dopo di che la regione ha tagliato e non ci sono stati più santi. Per cui anche loro hanno ripiegato sulle proposte italiane senza esserne assolutamente soddisfatti.

Ora dobbiamo fare bene stretching tutti i giorni e sarebbe molto importante il movimento attivo proprio in questi primi momenti perché la botulina circoli bene nei muscoletti trattati. Ieri abbiamo provato ad andare in bici e niente, si è assolutamente rifiutato di pedalare. A casa ha assolutamente un’altra faccia il Fabullino, sorridente e contento. Però potrebbe essere nella fase di grande stanchezza dopo il farmaco, l’aveva fatto anche l’altra volta e lo dicono molti pazienti.

Contiamo sul fatto che oggi a scuola cammini con il girello, incroci incroci. Per il resto è un pasticcio perché sta seduto malissimo con ‘sto accidenti di schienalino.

Ieri Paulo Aimo Tareffo e con un po’ di febbricola e la Michi che vomitava.

Buona giornata.

Angela