venerdì 7 marzo 2014

Però è fatta.



Fuori è già chiaro, il cielo è già limpido, il sole sorge dalla finestra della cucina e io non posso essere accusata, per una volta, di essere in estasi per ciò che c’è nella tazza: perché è la marmellata della PAOLA, al limone, con tanto di scorze dentro, lo zucchero con l’aspro, roba da mangiarne il vasetto intero seduta stante. Per cui la suddetta PAOLA stava per esplicitare una considerazione di mentecattaggine, ma ha dovuto ricacciarla indietro. Non so se far che mangiarla tutta o nasconderla prima che gli altri ci mettano le zampe sopra e addio, adesso ci penso.
Così vi conto la giornata di ieri, positiva  ma da manicomio  (per intanto vi pregherei di farvi gli affari vostri di fronte alle domande che riguardano la tastiera appiccicosa).
Siamo arrivati ad Orbassano per la valutazione sui sistemi di comunicazione, puntualissimi nonostante la tangenziale, apro il portellone e scopro di non aver preso il seggiolino per il bagno. Ecco. Per cui Fabu sarebbe stato nervosissimo, perché in piedi io non la faccio, seduto direttamente neanche perché io voglio stare solo nell’atto suddetto, nel pannolino come i poppanti neanche. E ovviamente non ci serviva un bambino nervoso per la valutazione. Avrei voluto auto investirmi con la macchina, giuro.
Ovvio che l’unica soluzione era mettere un pannolino. Altrettanto ovvio che apro lo zaino del cambio e di pannolini dentro non ce n’erano.
Per cui saliamo, entro in sala d’attesa e già mi vedono sul devastato andante. Spiego l’accaduto e quanto sono idiota e una mamma simpaticissima mi dice: lascia stare e guardami i piedi. Io abbasso gli occhi e aveva due scarpe diverse, giuro. Ci diciamo che era una storia da calcio spettacolo, finale di coppa con il Barcellona per intenderci!!!!!
Poi arriva la logopedista che aspettavamo e cominciamo: dovevano far vedere quanto è bravo Fabu a leggere perché capisse bene e Fabu continuava a guardare per aria e indicare me. Per cui esco, non ci sono santi.
A quel punto decido di andare a comprare i pannolini cercando di metterci 5 minuti 5. Esco e non trovo le chiavi della macchina, apro la borsa, rovescio le tasche, tolgo la giacca, rimetto la giacca, mi metto sul cofano a rovesciare la borsa, dico milleetrecento parole, finchè qualcuno mi fa sobbalzare: Scusi, va tutto bene? Mi giro pronta a spiegare che non va tutto bene, che sono in piedi dalle 5, che non ne ho ancora imbroccata una che sia una, che ho fretta perché possono richiamarmi per parlare di Fabullo visto che c’era una persona venuta apposta per noi, che le sembra una domanda furba da fare….
E vedo che la domanda in questione me l’avevano fatta due giovanotti scesi da un’auto grigia con una striscia gialla e scritto il numero 117, non so se mi spiego. A quel punto volevo spiegare loro che già un po’ di tempo fa qualcun altro mi ha fatto il test dell’alcool ed ero ancora offesa adesso, che non guadagno niente sul serio visto che non lavoro e quindi cosa cercavano me che c’erano tanti ma tanti altri soggetti a cui rivolgersi eccetera eccetera. Poi ho pensato che non era il caso, e, soprattutto, ho visto che guardavano il delirio della mia borsa e cercavano di non ridere. Per cui ho spiegato che non trovavo le chiavi e anche la storia dei pannolini e tutto quanto. E intanto che parlavo ho trovato le chiavi: in tasca, ma prima non c’erano, giuro. Uno ha fatto delle considerazioni su sua moglie, sempre cercando di rimanere serio. Vabbè, se non altro avrò regalato 5 minuti di buon umore a qualcuno.
Comunque: la valutazione è andata benissimo. La logopedista Valentina ha chiamato un tecnico che il 19 ci porterà a vedere e a provare un sistema fatto come un ipad un po’ più grandino, che può essere comandato sia a touch che a controllo visivo: l’obbiettivo è cercare una modalità di lettura e scrittura che sia il più semplice possibile, poco faticosa, in modo che gli piaccia molto e lo motivi, per poi passare a cose più difficili che implichino anche una rieducazione motoria, ad esempio con la mano.
Insomma, vediamo un po’.
Poi abbiamo messo il mitico pannolino fra mille storie e mano che indicava il bagno: allora in piedi, perché non c’è il seggiolino? No no no.
Abbiamo fatto le vibrazioni già che c’eravamo e siamo tornati a casa, a quel punto erano quasi le due.
Prendo l’autostrada a Torino, telepass, giuro; arrivo a San Giorgio e la sbarra non si apre. E’ che lei non risulta entrata da nessuna parte. Eh no, eh?????????????????????? Lo sa che potrei abbatterla? Lo sa?
Non erano nemmeno le tre. Sarei andata a dormire seduta stante.
Però tutto bene.
Buona giornata.
Angela

5 commenti:

Luana ha detto...

Ohiohi Angela sei in grado di farmi ridere in situazioni che ci sarebbe soltanto da urlare. Ma quando nella testa si accavallano mille cose è più che normale che se ne dimentichi qualcuna e che poi si provi rabbia e sconforto. Via giù se non altro hai fatto sorridere un po' di gente e poi Fabio è stato comunque bravo!
Mi hai fatto anche venire in mente un episodio di quasi 30 anni fa quando i miei genitori, per la prima volta, conobbero i genitori di un mio ex fidanzato. Mia madre si presentò in casa loro con 2 scarpe diverse! Ti lascio immaginare la scena... ne ridiamo ancora oggi!
Forza FABIOOOO!!!!!
e FORZA ANGELA!!!!!!

Paola ha detto...

Ve l'ho gia' detto che vi adoro?!?!? tutte e 2 eh, senza distinzioni... e so che di persone adorabili ce ne sono tante altre in questo blog (alzi la mano chi non si e' mai messo un paio di scarpe diverse o non e' uscito in ciabatte da casa... per la cronaca ho la mano alzata!)
Il casellante deve aver passato un paio di brutti minuti anche solo guardandoti!!!!!
Dobbiamo organizzare un incontro... non possiamo tergiversare ancora... Giovanni lo facciamo rientrare con qualche scusa burocratica, dai!
Visto che hai gia' dato parecchio ieri... spero in una giornata piu' tranquilla ma ottimissima sotto il profilo Fabullico!!!!
Forza ragazzi!!!
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BOOG ha detto...

Forza famiglia Aimo!!!
FORZA FABULLO!!!!
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anna dei gatti ha detto...

M I T I C A

Nonna Roby ha detto...

Q!uant'é colorita Angela quando descrive le sue giornate non propriamente tranquille e rilassanti!!! Fantastica!!! Uscire con scarpe diverse non mi è mai capitato ma con le ciabatte sì... cose che succedono ai vivi.
Mi pare che Fabullo sia sempre più bravo, grazie all'impegno di tutti coloro che si occupano di lui, Angela e Paolo in primis!
Domani festa della donna, auguri a tutte le amiche del Blog! Passate una lieta giornata.