Oggi mammamia.

Perché quando, come ieri, si parte con la falsa partenza e poi tanto bisogna comunque recuperare, va a finire che per qualche strano meccanismo tutto si impana: per esempio si sta un’ora fermi in tangenziale, pur essendo partiti in orario e recuperato quindi sulla tabella di marcia. Oppure si dimentica l’headpod per la logo a scuola.

Va per  altro detto che comunque, in qualche modo, a sera ci si arriva lo stesso e che Fabu ha letto bene 24 o 26 parole non mi ricordo più. Per cui immagino che esista una morale in tutto ciò;  però chiedetela al buon Esopo perché io non sono mica all’altezza.

Soprattutto stamattina: perché ieri ho telefonato per gli rx alle anche e ci andiamo subito oggi alle nove e mezza. E questo è sempre l’appuntamento annuale che fa perdere almeno qualche giorno di vita: quando ho trovato il posto in meno di 24 ore volevo dire che mi serviva del tempo per abituarmi all’idea; poi ho pensato che tanto valeva  evitare di non dormirci svariate notti e quindi andiamo.

Dirò al tecnico che la radiografia deve essere invariata, che usi photoshop o che faccia quello che vuole. Non puoi fare una roba così, mia cara, dice LA PAOLA. Lo so, ma tanto la dico lo stesso.

Poi vedrò gli rx in anteprima e andrò nel panico finchè non avrò parlato con il dottore; con il quale non parlerò per la paura e ci manderò il Grande Capo. Già lo so. E già pensando che deve andare tutto bene ma che cosa succede se va tutto male. Dopo aver fatto il materialmente impossibile per non.

O mammasanta. Vado a svegliare i bambini. Preparo un altro thè. Finisco la marmellata al limone.

Buona giornata.

Angela