Giornata liscia.

Comunico formalmente di non aver combinato nemmeno un danno nella giornata di ieri. Almeno non mi sembra. Arrivata al casello di San Giorgio c’era di turno lo stesso signore del giorno prima, però ho fatto finta di niente, il coso ha fatto piiip, la sbarra si è tirata su ed è tutto bene quel che finisce bene.

E Fabullo è stato bravissimo in logopedia: non ho tanto capito perché ero talmente stanca che connettevo poco. Questo mi fa altresì pensare che, in realtà, qualche danno potrei eccome averlo combinato e non essermene accorta. Ma procediamo.

E’ stato bravissimo perché le logo hanno cominciato a capire se, oltre a leggere, sia anche in grado di comporle le parole. Per cui non ho capito tanto bene le modalità perché loro parlavano tra loro di dati tecnici e io stavo altrove per le ragioni di cui sopra, però ho capito che lui ha scelto le lettere giuste molto velocemente per comporre 4 parole. Insomma, un lavoro all’inizio, ovvio: però un bel lavoro.

Ed è anche stata una giornata abbastanza semplice dal punto di vista gestionale, considerato che c’erano 19 gradi. Che lo so che non è normale eccetera eccetera, ma colgo l’attimo e so di aver faticato meno che nei giorni scorsi con gli ombrelli e le capottine eccetera eccetera. E quando uno è cotto come una pera cotta e non focalizza, è molto meglio essere persi guardando un cielo azzurro che uno grigio. Fermati lì, mia cara, dice LA PAOLA, prima che sia troppo tardi: è evidente che le pillole di saggezza hanno raggiunto il limite, per stamane.

Questa mattina Fabu fa solo il vibra, poi viene a casa con papà e mamma si ferma a fare qualcosetta. La Michi tra poco se ne va a cavallinare: tutta presa perché devono organizzarsi per domani che c’è una festa di carnevale a cavallo in un maneggio “amico”. Organizzano una garetta sociale con bambini e cavalli bardati appunto da carnevale, e poi pranzano e chiacchierano e giocano. Per cui siamo stati impegnati a pensare a come fare pippi calzelunghe sotto il cap.

Buona giornata.

Angela