Una buona giornata davvero.

Vada pure per la fincchiona o i gianduiotti: funziona uguale. Nello specifico, i gianduiotti no perché non li teniamo mai in casa se non ce li regalano. Perché sarebbe la fine, non ce la facciamo a smettere finchè non sono finiti. Sull’orlo della lavanda gastrica, come dice Il Pier Francesco Saggio.

O anche le salsicce che piacciono a Boog. Siamo sempre lì.

Perché ieri, in tutto il giorno, Fabu non ha avuto nessuna assenza, nessuno sbattere di ciglia, nessuna voglia di tenersi la testa e gli occhi. Ed è stato bravo e concentrato.

Poi ha avuto una crisi lunga ieri sera, di quelle che non vediamo più da tempo, quando ormai avevamo cantato vittoria. E ci siamo rimasti ben male.

 Vabbè: è stata decisamente una giornata positiva, la migliore da un bel po’. E ieri sera non importa: pensiamo che comunque è iniziata l’evoluzione positiva. Neanche una crisi a scuola, neanche una crisi in più di un’ora di logopedia.

E stamattina c’è anche il sole, dopo il diluvio di ieri, scrupolosamente all’ora dell’ingresso a scuola, in tre a tenere ombrelli per coprire la carrozzina per scendere dalla macchina.

Per cui sveglia presto per leggere nel silenzio totale e  bere thè al bergamotto, prima di essere richiamati all’ordine delle robe quotidiane. E si può procedere al rito del caffè sul patio, che nella nostra versione diventa stendere in cortile.

Poi adesso c’è già Fabu che imperversa, ma sono zèn  finchè dura quindi non importa. Sarà questo thè nuovo, devo chiedere a quelli dell’LD dove lo prendono.

Buona giornata.

Angela